Dopo sembra esaurirsi ma in realtà prosegue a destra sempre più ripido e stretto.
Noi siamo saliti fino a quota 3080m.
In totale, dall’inizio dal conoide, sono 400m di dislivello.
Fino alla parete la gradazione può essere 4.1 E2, nel tratto successivo invece la pendenza cambia decisamente e giustifica il 4.3 E2.
Oltre la quota a cui ci siamo fermati la pendenza aumenta ancora e il canale si fa più stretto e tortuoso ma la sciata sembra possibile. La prosecuzione sembra essere circa 50 metri.
MATERIALE OCCORRENTE: piccozza e ramponi
Al di là del ponte inizia la strada, che poi diviene sentiero, per il Rifugio P. Daviso (segnavia N°315).
Si segue il sentiero fino al pianoro di Rua Piana (circa 1800m), in primavera normalmente si devono portare fino a poco prima gli sci, per un 400m (1 h circa), nella stagione invernale invece, a parte un breve tratto iniziale, l’itinerario è pressochè tutto sciabile.
Da qui bisogna puntare ai dossi su cui sorgeva il bivacco Rivero, distrutto dal vento e non più ricostruito. Dalla fine del pianoro si segue l’evidente canalone al termine del quale se si prosegue dritti ci si immette nella conca che porta al Canale Martellot e se si gira a destra si perviene al rifugio Daviso. Si deve invece uscire a sinistra risalendo poi il ripido fianco del dosso di destra sopracitato, pervenendo al Ghiacciaio Nord del Mulinet. Questo itinerario è consigliato in discesa, sia nella stagione primaverile che in quella invernale.
Da Rua Piana si può però anche salire a sinistra, passando sotto l’imponente bastionata su cui si trova il Passo delle Lose, si arriverà così da sinistra al Ghiacciaio Nord del Mulinet. Può essere bello e consigliabile, condizioni permettendo, fare il giro ad anello.
Il canale è molto evidente e largo fin dove arriva contro a una bastionata di roccia, e si trova tra il canale della Sella di Groscavallo e la lunga cresta della Dent d’Ecot e ne delimita il fianco sinistro.
Dopo la bastionata il canale prosegue a destra, sempre più ripido e stretto, per finire poi sulla cresta.