Il casco è invece molto consigliabile.
Volendo abbreviare il dislivello e compiere comodamente la gita in giornata, è possibile salire in cabinovia al Col Raiser, e quindi raggiungere in breve il Rifugio Firenze e unirsi alla via descritta.
Si inizia a salire lungo la stradina, che poco dopo diventa sterrata, seguendo sempre le indicazioni per il Rifugio Firenze, che si raggiunge comodamente e senza fatica in circa 1 h di cammino. Da qui si seguono i sentieri 2-3 che iniziano lungo la staccionata a sinistra del Rifugio. Una brevissima discesa conduce all’inizio di un bellissimo bosco di pini cembri che si attraversa, per raggiungere una vasta conca prativa che poco dopo lascia spazio ad un pianoro detritico. Il tratto pianeggiante termina ed il sentiero piega progressivamente a destra, incuneandosi nella Val dla Roa; si incontra presto un bivio, si tralascia il sentiero n.2 che conduce alla Furcella de Sieles (verrà usato in discesa), e si continua sulla traccia n.3 che continua a sinistra, prima per prati e poi per serpentine tra ghiaioni, risalendo la Val della Roa fino alla Furcella omonima, 2617 m, notevole punto panoramico. Qui si stacca a destra il sentiero 2C, che con un lungo traverso a mezza costa (consigliabile indossare il casco) porta all’inizio del sentiero attrezzato per la Furcella Nives. Il cavo metallico inizia in corrispondenza di uno stretto canalino, lungo il quale si snoda il tratto attrezzato a ferrata. Superata la prima placca (il punto più difficile) si continua la salita per terrazzi e cengie mai esposte e ben gradinate, alternati a brevi camini che offrono anche una divertente arrampicata. Tutti i punti potenzialmente ostici sono comunque attrezzati, anche se il materiale da ferrata non è indispensabile. Raggiunta una gola nascosta, ecco apparire una scala metallica che consente di superare un salto di rocce, ultimo ostacolo che precede il sentiero detritico che conduce alla Furcella Nives 2740 m, ampio altopiano detritico.
Qui volgendo lo sguardo a sinistra, appare la cima molto evidente, ed è facilmente intuibile il percorso da seguire. La traccia di sentiero risale ripida il pendio sud del Piz Duleda, qualche tratto un po’ più faticoso per via del terreno detritico fa guadagnare rapidamente quota, e ci si sposta leggermente a destra rispetto alla cima, raggiungendo il crestone Est, che sul versante opposto presenta strapiombi impressionanti.
Con un ultimo sforzo si continua sulla facile traccia di sentiero che si mantiene poco sotto il filo di cresta sul versante Roa, e superati alcuni massi, si arriva alla croce metallica in cima al Piz Duleda, 2909 m.
Per la discesa, è consigliabile percorrere l’anello proposto che offre scorci panoramici di prim’ordine e non presenta difficoltà.
Si ridiscende alla Furcella Nives, e anzichè ritornare per il sentiero attrezzato di salita, si prosegue sull’altopiano detritico in direzione della Furcella de Sieles, seguendo il segnavia 2 che percorre il crinale naturale, che presenta dei canali impressionanti sul versante Val dla Roa. Giunti nei pressi di alcuni grossi pinnacoli, il sentiero scende più decisamente a sinistra, per poi continuare a destra con un lungo traverso pianeggiante (si passa al di sotto dei torrioni avvistati precedentemente dall’alto), e quindi con alcune funi metalliche (utili solo in caso di terreno bagnato o con neve) si perviene alla Furcella de Sieles 2505 m.
Si scende a destra, nella Val de Sieles, segnavia 2, prima per un tratto ripido e detritico, poi per una valletta più dolce, sino a ritrovare il bivio incontrato in salita a circa 2200 m; da qui si rientra al Rifugio Firenze seguendo a ritroso il sentiero dell’andata, e quindi a Santa Cristina Val Gardena per sentiero oppure usufruendo della cabinovia del Col Raiser.