Se lo si percorre nel senso della descrizione si ha una salita più rapida e una discesa più lunga ma scorrevole. Adatto a tutte le stagioni eccetto il periodo invernale, ma apprezzabile nel mese di ottobre per i bei colori autunnali che offre la vallata.
Si possono compiere numerose varianti grazie alla notevole rete sentieristica della zona, con estensione a salite di altre cime che si incontrano (Monte Oserot dal Colle Oserot, Punta Eco e/o Bric Cassin e/o Monte Cassorso dal Passo della Gardetta).
Da Viviere o dal tornante di quota 1830 m si sale lungo la sterrata in direzione in direzione di Prato Ciorliero. Si ignora un primo bivio sulla destra per il Bivacco Valmaggia/Ferrata Oronaye/Auto Vallonasso ed alcune centinaia di metri prima di giungere a Prato Ciorliero ecco un secondo bivio, sempre a destra, con varie mete tra cui il Bivacco Due Valli. Si inizia a salire moderatamente nel rado lariceto, fino a raggiungere un bel punto panoramico che domina Prato Ciorliero; qui si prosegue nettamente a destra entrando in un valloncello laterale sotto le pareti del Cobre. Si trascura un primo bivio che porta alla Comba Emanuel ed eventualmente in modo più diretto al Passo della Gardetta, continuando ancora fino ad un secondo bivio a 2076 m con la diramazione per i sentieri S10 e S11. Qui si prosegue sul sentiero di sinistra (a destra si andrebbe al Passo Escalon e poi al Colle della Scaletta) riprendendo la salita in direzione sud raggiungendo rapidamente un poggio con la grossa Caserma dell’Ecalon 2250 m circa.
Il sentiero/mulattiera sale evidente nel vallone sotto la Rocca Peroni intercettando un altro sentiero sulla destra che permette un collegamento con il Passo Escalon, si prosegue sul sentiero principale che lascia a destra una conca e raggiunge la Colletta Vittorio 2520 m. Qui si hanno due scelte per arrivare al Bivacco Due Valli ma la più diretta è quella di proseguire sul pendio sovrastante che si raggiunge una breve fascia rocciosa in cui occorre risalire un canalini detritico un po’ scivoloso ma facilitato da tratti di catena (utili ma non indispensabili, non c’è comunque esposizione).
Superato il breve tratto si perviene al Passo la Croce Occidentale da cui si sale il modesto rilievo denominato Repiatetta 2646 m. Scendendo di poche decine di metri sul lato Valle Stura ecco il piccolo Bivacco Due Valli 2600 m, posto in una posizione estremamente panoramica. Il bivacco è una piccola ciostruzione con la classica forma di botte in lamiera, senza alcuna dotazione (solo panche, 4 posti).
Dal bivacco sfruttando il bel sentiero che prosegue a mezza costa, si può toccare abbastanza rapidamente ila cima del Bric (riconoscibile per il casermone sulle pendici) ed eventualmente la più ostica Rocca Peroni.
Dal Bivacco si scende al Passo la Croce Orientale, da cui si scende nella comba sottostante sfruttando la bella mulattiera militare che, dopo una discesa ed un tratto in piano, riprende a salire verso l’evidente canalone che adduce al Colle Oserot. Purtroppo quando si passa sotto le pendici del Monte Oserot, la bella mulattiera è parzialmente franata o invasa da enormi colate di detriti, quindi occorre spostarsi sul versante opposto del vallone intercettando un sentiero secondario che ci permette di raggiungere con un po’ di fatica per il fondo detritico, il Colle Oserot 2640 m. Da qui scendendo a destra si può intercettare la via di salita per il Monte Oserot.
Per proseguire l’anello invece, si prosegue sulla strada militare di sinistra, che aggira le pendici rocciose della Rocca Brancia, e dopo una curva a gomito verso sinistra porta al Passo di Rocca Brancia 2620 m. Da questo colle sfruttando un sentierino tra i detriti sulla destra, si salgono i pochi metri di dislivello che permettono di toccare la sommità del poco noto Monte Brancetta 2691 m, piccola croce in cima. Prestare attenzione alla parte finale con terreno friabile, in particolare in presenza di neve o ghiaccio.
Dal Passo di Rocca Brancia si prosegue sulla mulattiera, con un breve tratto franato ma percorribile, che rapidamente porta al Passo della Gardetta 2437 m, ampia sella erbosa affacciata sull’altopiano di Rocca la Meja. Da qui sono possibili 3 ulteriori ascese, la più facile e breve è il Bric Cassin, oppure il Monte Cassorso ed infine la Punta Eco (tratto roccioso con catene, difficoltà EE/F).
Per concludere il giro si scende dal Passo della Gardetta il bel vallone verso Prato Ciorliero, toccando alcune postazioni militari ancora ben conservate. A Prato Ciorliero 1950 m si intercetta la strada sterrata che percorsa in discesa riporterà all’auto.
- Cartografia:
- I G C Valle Maira 1:25000