Poichè apre pure tardissimo (9.15!), è consigliabile cercare un buon hotel vicino agli impianti, farsi preparare dalla sera prima un thermos di tè caldo con qualcosa da mangiare, andare a dormire presto, svegliarsi con calma (fra le 4 e le 5 di mattina) e non più tardi delle 5 essere in cammino sulla stradina asfaltata con cui si raggiungono facilmente, alla luce della frontale, le stazioni di Brandalp (quota 1589m) prima e di Breite Stag (quota 1709m) poi, arrivando alla stazione a monte (dove di solito inizia l'innevamento artificiale) verso le 7 del mattino e non le 10 come accadrebbe attendendo l'apertura, dato che da qui ci sono ancora la bellezza di 1342 metri di dislivello per la cima!
I circa 500 metri fino a qui si sentono poco, in quanto la strada da Unterbach sale molto dolcemente e in caso di scarso (o nullo, data la bassa quota) innevamento si può fare con le ciaspole in mano. In questo modo si evita di fare notte e si riesce agevolmente a prendere le funivie almeno per il ritorno.
N.B. Non farsi spaventare dal dislivello nominale elevato: a parte i 300 circa fra il Grosse See e la Ginals Sattel (che comunque, pur più ripidi, non implicano alcuna difficoltà, essendo, per la loro favorevole esposizione, molto ben innevati anche in stagioni scarse), la gita si sviluppa su pendenze dolci e costanti perfette per le ciaspole. Non ci sono saliscendi e controsalite. Lo sviluppo effettivo è inferiore a quello di tante altre gite con dislivelli nominali ben minori.
Cercare un parcheggio nei pressi degli impianti di risalita per Brandalp.
Dalla stazione a monte di Breite Stag, a seconda delle condizioni di innevamento e dell’eventuale apertura delle piste, si può salire in direzione sud il vallone di Ginals (largo, dolce ed esposto a nord) o lungo il comodo e largo sentiero estivo a tornanti o (specie se si riesce a giungere qui ben prima dell’orario di apertura degli impianti) ai bordi del tracciato dello skilift.
Nel secondo caso le strada percorsa si accorcia sensibilmente. In entrambi i casi si passa prima accanto al Bergrestaurant Ginals (attenzione: non è a Ginals, a monte dell’ultimo skilift, ma ad Unter Senntum, quota 2000, circa), dove termina il primo skilift, poi nei pressi di Ober Senntum (quota 2250 circa), fino a giungere alla stazione a monte del secondo skilift (Ginals, quota 2430m circa).
Da qui si apre un vasto pianoro, in fondo al quale già si vede, spostata sulla destra, la cima del Dreizehntenhorn (ancora più a destra, quella del Ginalshorn, facilmente accoppiabile da parte degli scialpinisti che arrivano qui senza aver ancora mosso un muscolo).
Con un po’ di invidia, mista a soddisfazione se siamo qui prima dell’apertura dello skilift, risaliamo il falsopiano sempre in direzione sud, seguendo le indicazioni della traccia estiva se presenti, e lasciando alla nostra sinistra il Grosse See.
Quasi in fondo al pianoro, avendo come riferimento l’ormai ben visibile cima del Dreizehntenhorn, iniziamo a spostarci a destra puntando i pendii che, con pendenze maggiori (ma sempre nall’ambito della difficoltà MR), portano alla Ginals Sattel (riconscibile per la palina segnaletica), a quota 2950 circa. Da qui si segue la dorsale verso destra, eventualmente togliendosi le racchette in caso di innevamento non abbondante.
Questa, per quanto piuttosto ripida ed aerea, è abbastanza larga da risultare generalmente sicura sia in condizioni tipicamente invernali, sia in situazioni più estive (in estate è un normale sentiero escursionsitico con tanto di segnavia biancorossi e palette). E’ comunque necessario procedere con particolare prudenza, data l’esposizione rispetto alle ripide pareti nevose da ambo i lati (eventualmente ramponi in caso di neve dura).
Senza alcuna difficoltà alpinistica, dalla forcella si giunge in breve alla vetta, contrassegnata da palina con tanto di indicazione altimetrica, croce e libro di vetta un poco più in alto (massi). Ampio lo spazio per sedersi e scattare foto. Eccezionale la veduta 360 gradi sui 4000 del Vallese.
- Cartografia:
- CNS 1:50000 274S - Visp
- Bibliografia:
- Scialpinismo in Svizzera, 411 Itinerari scelti (F. Scanavino, F. Gansser) - Itinerario 240
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