Dal rifugio Perucca-Vuillermoz (2909m, 4 ore da Valmartin di Valtournenche) salire al Colle di Valcornera (3066m) su traccia a monte del rifugio (bolli e freccie gialle). Il pendio al colle potrebbe essere innevato.
I torrioni che sorgono a nord del colle vanno aggirati traversando orizzontalmente sul versante orientale, risalendo il breve canale che porta all’attacco della cresta. Il versante occidentale risulta (friabile e infido se umido per pioggia recente) porta la risalita del primo grosso torrione dal quale ci si deve calare in doppia (cordone in loco).
Seguire la cresta (SE, via normale) per via non obbligata e facile arrampicata di II e un paio di passi di III se ci si tiene sul filo.
Dopo l’ultimo gendarme si passa per un marcato intaglio che porta all’ultimo risalto. Tale risalto può essere agevolmente superato salendo il canale di sinistra, oppure frontalmente (III) sfruttando una lama, staccata e solida, vicino alla quale è presente un chiodo. Si giunge così sulla cima S della Punta di Fontanella (3384m, piccola croce).
Si continua per cresta, abbassandosi prima alla sella che separa le punte S e NE, e su facile percorso si sale alla Punta di Fontanella NE (3384m). Ora la cresta è più aerea e a tratti affilata ma il percorso non è mai obbligato sul filo anche se spesso più agevole.
Dopo alcuni sali e scendi, cui prestare attenzione, si perviene al netto intaglio del Passo del Dragone e alla base del grande risalto (40m).
Salire il risalto frontalmente (alcuni appoggi mobili) per 8/10m fino ad una sosta su chiodi collegati da un vecchio cordino. Salire in verticale lungo lo spigolo esposto (IV, vecchi chiodi e 4 spit) pervenendo ad un piccolo ballatoio, con 2 chiodi distanti e uno spit con anello di calata (utile se si percorre la cresta da N a S), sul quale è possibile sostare (20m, conviene per non tirare troppo le corde). Salire verso destra per altri 20 metri (III+, chiodo e spit) poi più facile fino ad uscire in cresta. Da qui si percorre la cresta pianeggiante spesso affilata che poi, gradualmente, sale facile in cima al Monte Dragone (3354).
Dalla Cima del Monte Dragone scendere per la cresta N sempre aerea. Quando piega verso ovest nei pressi di un ometto continuare a seguirla scendendo lungo il filo, esposta ma mai difficile.
Si giunge così al Colle di Bellatsà e da qui per morena e pietraia si torna al rifugio.
- Bibliografia:
- Alpi Pennine II CAI-TCI