Terreno privo di particolari difficoltà ma molto ripido e detritico, a inizio stagione utili piccozza e ramponi.
Il sentiero inizia dalla chiesetta di les Viollins, si percorre la stradina fino alle ultime case e ci si addentra nel bosco, solo inizialmente fitto poi lascia spazio a scorci panoramici. Si sale con buona ma non eccessiva pendenza prendendo quota, presto si incontra un bivio, si continua a destra per Allibrands. Dopo essere usciti su un bel pianoro erboso, la traccia incontra un sentiero più marcato proveniente da Garcines, che va seguito verso sinistra sino a raggiungere le baite di Allibrands, presente una ottima fontana nei pressi dell’unico alpeggio restaurato. Da qui in avanti si abbandona il sentiero con indicazioni Dormillouse (non si tratta della cima ma della località) e si inizia a salire in direzione N-NO per prati puntando all’imbocco del vallone sovrastante; ad un certo punto nei pressi di un rudere (se si ha la fortuna di incontrarlo) si trova una traccia più marcata, che porterà all’attraversamento del torrente Allibrands, con sopra una bella cascatella. Il punto di attraversamento è un po’ franoso ma non ci sono particolari problemi. Ora si inizia a salire liberamente per il ripido prato sovrastante, lasciando sempre il corso d’acqua a destra, fino a guadagnare un ripiano a circa 2400 m, dove si apre la parte superiore del vallone di salita. Con un traverso verso destra si entra nel vallone e senza attraversare il torrente si sale costeggiandolo, scegliendo le zone erbose dove si cammina meglio. Via via il vallone si restringe e diventa più ripido, occorre sempre cercare le zone con più erba dove il terreno è solido. A circa 2700 m, alla confluenza di alcuni canaloni si prosegue per detriti e terriccio, terreno sempre più ripido anche se privo di ostacoli se non la fatica nel procedere. Si raggiungere un’anfiteatro di detriti e pietrame vario, a questo punto occorre raggiungere la cresta che si vede sopra, il percorso più diretto è puntare ad una sella a sinistra di un cucuzzolo con dei massi appuntiti disposti in verticale. Raggiunta faticosamente la cresta, la si percorre verso ovest (sinistra) o sul filo o talvolta leggermente sotto sul versante sud, ma è meglio restare sempre sul filo dove il terreno è più solido. Si toccando numerose anticime finchè si raggiunge, dopo una sella detritica, la cima dell’Etoile 3066 m. Per raggiungere la Tete de la Dormillouse, da qui visibile ma distante circa 600 m in linea d’aria, si scende perdendo 30 m di quota proseguendo sul filo di cresta, che ora si restringe e obbliga a restare sul filo; la si percorre in piano destreggiandosi tra i massi con qualche passaggio in cui si usano le mani, per arrivare all’erta conclusiva, tra roccette e detriti, stando nei pressi del filo di cresta o su cengioni sul versante sud, fino al grosso ometto di pietre 3085 m.
Per la discesa si può ripercorrere il percorso di andata, oppure ritornati quasi all’Etoilè, si possono scorgere alcuni ometti che indicano una via di discesa nel Vallon d’Odeyer; seguendoli si scende nel vallone nel punto più dolce e poi raggiunto il torrente lo si costeggia fino ad incontrare il sentiero per Dormillouse (proveniente da Allibrands). Lo si segue a mezza costa verso sinistra, fino ad un bivio indicante la Got, visibili sotto- Raggiunto il gruppo di baite 1724 m si continua a scendere entrando nel bosco, fino al bivio incontrato poco sopra les Viollins all’andata, e da qui in breve all’auto.