Cosi’ scriveva una guida di Orsières ......
In realtà di roccia buona c'è ne poca ma quando si finisce questa grande cavalcata la soddisfazione è tanta!
1km di sviluppo lineare della cresta; vari saliscendi quasi lo raddoppiano!
Materiale:
una mezza corda per scalare e un cordino di servizio per le doppie lunghe.
4/5 friends fino al 2 (camalot)
1/2 viti da ghiaccio
Eventuali cordoni da abbandono.
Si consiglia di attaccare verso le 4:30 se si vuol prendere con un certo margine la seggiovia delle 17! Tempo di percorrenza dal rif. alla fenetre du Seleina da 7 a 10 ore.
Si scende nella terminale della parete Nord e si attacca una cinquantina di metri a destra dell’inizio di essa in corrispondenza di un ampio diedro canale rotto.
Un paio di tiri non banali (3°+ lame instabili) portano ad un forcella. Seguire una serie di cenge e salti sulla sud in direzione del Trident. Non salire in cima ma contornarlo per raggiungere la cresta che porta al Copt. 2° corda corta.
Percorsa la cresta si sbatte contro un bel pilastro solcato da un simpatico diedro fessurato; salirlo(30m 5°) in posto friend incastrati e uno spit in uscita, sostare in cima (spit).
Seguire la cresta fino all’aiguille Sans nom; contornarla in basso e raggiungere la forcella che la separa dalla Biselex.
Salire per roccia orribile la Biselex (meglio se un po’ innevata), con 7m di scalata in più su roccia magnifica si può raggiungerne la cima.
Scendere sulla sud per rampe che obliquano a Ovest fino ad un’evidente doppia quasi sulla forcella che la separa dalla punta Fynn.
Dopo la doppia di 35m salire per rampe, passare vicino ad una caratteristica buca da lettere e raggiungere la cresta che porta all’Aig. Penchèes.
Percorrerla; poco prima di arrivare alla breche Penchèe essa diventa difficile ed esposta (3°+ in discesa) ma è possibile fare una calata a fil di cresta di 20m. Ancoraggio (brutto)in posto.
Si obliqua ora sulla nord per rocce spesso innevate, quando le difficoltà aumentano (3°+ 2 chiodi in posto) è consigliabile un tirone da 50m per uscire sulla cresta che la separa dalla Varappe.
Da questa bisogna ancora fare una difficile discesa obliqua sulla Nord,3°, (un paio di cordoni in posto) e risalire qualche metro per raggiungere il confine della Varappe.
Qui la cresta è in piano, affilata e su ottima roccia rossa.
La Varappe si conquista per rampe a sud che regalano piccoli passaggi su ottima roccia.
Dalla cima si scende sulla cresta di destra circa una trentina di metri fino a raggiungere un’evidentissima doppia.
Da questa, se la nord è abbastanza innevata, se ne possono fare altre 5 e arrivare rapidamente al plateau. Gli ancoraggi sono su lame compattate dal gelo; qualora la nord fosse secca bisogna quindi fare una sola doppia da 60m e riguadagnare la cresta che porta alla fenetre du Seleina; su di essa con qualche calata e in disarrampicata si raggiunge la suddetta e quindi poi il plateau. Da un ora a un ora e trenta in più rispetto alle doppie.
- Cartografia:
- martigny
- Bibliografia:
- vallot vol.2