Note
Storico
2.9Km
3Km
4.1Km
4.4Km
4.5Km
4.6Km
4.6Km
4.6Km
4.6Km
4.9Km
Attrezzatura e materiale: La via è quasi interamente da proteggere ad eccezione di uno spit a protezione della placca della seconda lunghezza, di un chiodo nella fessura a margine della placca e di un friend incastrato nell'ultimo tiro.
Le soste di calata sono attrezzate a spit.
Nel resto della via ci si protegge facilmente con una serie di friend e qualche stopper.
Portare fettucce, moschettoni, qualche rinvio e due corde da 60 m.
Bella via di stampo tradizionale che offre tutti gli stili di scalata granitica.
La placca del secondo tiro presenta uno "storico" passaggio obbligatorio in aderenza, uno dei più impegnativi superati a quei tempi in apertura.
Pur non essendo eccessivamente pericoloso, le caratteristiche di questo tiro fanno si che la via sia consigliabile a persone con un livello adeguato ed una buona esperienza nella scalata in aderenza pura.
Speriamo che si possa preservare questo itinerario, come i pochi altri rimasti del genere, da interventi di "revisione" che rischierebbero di privarlo del suo fascino.
Gli unici interventi "necessari" sarebbero una bella spazzolata e la sostituzione di cordoni e maillon alle soste.
Avvicinamento
Le soste di calata sono attrezzate a spit.
Nel resto della via ci si protegge facilmente con una serie di friend e qualche stopper.
Portare fettucce, moschettoni, qualche rinvio e due corde da 60 m.
Bella via di stampo tradizionale che offre tutti gli stili di scalata granitica.
La placca del secondo tiro presenta uno "storico" passaggio obbligatorio in aderenza, uno dei più impegnativi superati a quei tempi in apertura.
Pur non essendo eccessivamente pericoloso, le caratteristiche di questo tiro fanno si che la via sia consigliabile a persone con un livello adeguato ed una buona esperienza nella scalata in aderenza pura.
Speriamo che si possa preservare questo itinerario, come i pochi altri rimasti del genere, da interventi di "revisione" che rischierebbero di privarlo del suo fascino.
Gli unici interventi "necessari" sarebbero una bella spazzolata e la sostituzione di cordoni e maillon alle soste.
Si posteggia nei pressi del parcheggio La Peschiera, subito dopo la galleria che precede Ceresole.
L'attacco della via si raggiunge percorrendo un sistema di cenge che ha origine alla base del diedro del Totem Bianco, una cinquantina di metri alla sua destra.
Giunti sotto al diedro, traversare a sinistra e, appena prima della sosta a spit del primo tiro di "Orcoidea Selvaggia", scendere alla cengia sottostante.
Proseguire verso sx per qualche metro per poi abbassarsi ancora evitando una rampa rocciosa. Seguire poi la traccia erbosa che scende ripida nei rododendri sino ad uno spit con maillon (attacco di una nuova via!?).
Da questo punto è visibile, pochi metri in basso a sx, la sosta di partenza della via.
Scendere con cautela.
Descrizione
L'attacco della via si raggiunge percorrendo un sistema di cenge che ha origine alla base del diedro del Totem Bianco, una cinquantina di metri alla sua destra.
Giunti sotto al diedro, traversare a sinistra e, appena prima della sosta a spit del primo tiro di "Orcoidea Selvaggia", scendere alla cengia sottostante.
Proseguire verso sx per qualche metro per poi abbassarsi ancora evitando una rampa rocciosa. Seguire poi la traccia erbosa che scende ripida nei rododendri sino ad uno spit con maillon (attacco di una nuova via!?).
Da questo punto è visibile, pochi metri in basso a sx, la sosta di partenza della via.
Scendere con cautela.
- L1 Salire la fessura accanto alla sosta e percorrere la cengia erbosa fino ad un alberello, sotto la verticale dell’unico spit presente sulla placca. Sostare sull’alberello. S1, 25m (4a).
- L2 Partire dalla cengia con bella scalata in aderenza puntando verso lo spit. Da questo, traversare orizzontalmente verso sx sino ad una lama/fessura articolata che conduce alla sosta. S2 (attrezzata con spit e maillon), 30 m (6b, lungo tratto improteggibile obbligatorio).
- L3 Dalla sosta spostarsi leggermente a destra ed attaccare l’evidente fessura strapiombante, superarla e raggiungere la cengia soprastante. S3 (da attrezzare a friend, con ottime possibilità), 15m (6b).
- L4 A questo punto è anche possibile concatenare il tiro con il successivo, che ha come direttrice un bel diedro fessurato. All’uscita dal diedro, sulla sx, si trova l’ultima sosta, attrezzata anch’essa per la calata. S4, 20m (5c).
Discesa: in doppia lungo la via.
Prima salita: Daniele Caneparo, Roberto Mochino e Maurizio Oviglia, 1985.
- Bibliografia:
- Rock Paradise
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