In primavera è facile trovare ancora i canaloni pieni di neve, vista la ripidezza della parte superirore.
Itinerario da non sottovalutare, specie nella discesa su Azaria, molto lungo e , nella seconda parte, parecchio ripido.
Molto facile trovare grossi branchi di camosci.
Dal parcheggio di Campiglia Soana, percorrere la strada sterrata che si inoltra nella Valle di Campiglia verso il Pian d’Azaria, fino a poco prima delle Grange Cugnonà 1511 m, dove a destra ben evidente è segnalato il bivio per San Besso con il sentiero 625. Ci si alza subito nel rado lariceto toccando i ruderi della Ca’ Nuova 1819 m, quindi dopo un tratto boscoso più fitto si entra nel piccolo vallone della Grangia Ciavanis 1876 m, dove in fondo sotto la rupe è già visibile il santuario, raggiungibile tramite un bel sentiero con tratti lastricati.
Da San Besso 2019 m (da cui volendo si sale in pochi istanti sul sovrastante Monte Fantono 2072 m) si prosegue in direzione nord, seguendo il corso del vallone sotto la Rosa dei Banchi, sempre sul segnavia 625.
Con dolci avvallamenti si segue il vallone superando l’Alpe della Balma 2147 m e con ampio semicerchio da destra a sinistra si arriva al Colle Balma Arietta 2335 m. Da qui si prosegue per vaghe tracce sul costone di rocce ed erba verso sud (sinistra) mantenendosi sempre sul versante di San Besso (attenzione in caso di neve) toccando la quota 2341 m, punto più alto del crinale che culmina in fondo con il Monte del Diavolo. Si segue il facile crinale prevalentemente erboso perdendo quota sino ad una selletta proprio sotto il Monte del Diavolo, che si sale senza problemi su zolle erbose 2308 m. In autunno attenzione all’erba olina !
Variante di salita più diretta: dall’Alpe Balma anzichè fare il giro per il Colle Balma Arietta, è possibile salire direttamente al Monte del Diavolo lungo il pendio est, per vaghe tracce tra erba e pietrame ma senza grosse difficoltà .
Per compiere l’anello, si deve tornare al Colle Balma Arietta e quindi proseguire a mezza costa sul sentiero 625a fino alla Grangia Arietta 2275 m (percorso lungo ma molto panoramico) e da qui col sentiero 624 con innumerevoli tornanti si scende al Pian d’Azaria, dove si trova la strada sterrata che riporta a Campiglia.
Se invece non si vuol compiere questo giro più lungo, ma solo un mini-anello più breve, si ritorna a San Besso, lasciandolo a destra per proseguire seguendo le indicazioni del sentiero 628 che scende nel selvaggio vallone a sinistra sotto la Punta dell’Orletto; rapidamente si perde quota seguendo il corso del Rio Fanton, che poi resta a sinistra. A quota 1630 m si arriva a Pugnon, dove si può sia andare a destra per giungere al bivio del sentiero 625 lungo la strada di Pian d’Azaria, oppure meglio ancora proseguire sulla traccia principale che continua a scendere ripida per prati toccando alcuni ruderi e poi un pilone votivo. Si scende ancora fino ad un prato che precede un bell’alpeggio, qui si segue la traccia a destra (non indicata ma evidente) che in breve porterà direttamente al ponticello appena dopo il parcheggio. Se invece si continua sul sentiero 628 fino al termine, si arriva al centro di Campiglia, quindi poche centinaia di metri in risalita e si torna all’auto.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.25 Valle Soana, Bassa Valle Orco