Cresta pochissimo frequentata che richiede esperienza e voglia di ingaggio assicurato!!!5 chiodi in 700m er poco meno di 2km di sviluppo...roccia molto orobica a tratti buona e a tratti marcia!
Consigliato avere le idee chiare di dove si va!
Alcune calate da alcuni torioni attrezzate su sountoni.
Da Carona si raggiunge il rifugio Calvi e in seguito il piccolo bivacco Frattini. Ottimo punto di appoggio per la salita a circa 30/40min dall’attacco.
Dal bivacco scendere un poco,2 o 3 tornanti, lungo il sentiero per il rif. Baroni poi traversare in quota a sinistra fino alla base della cresta. Si attacca alla base del primo torrione di cresta nel punto più basso delle rocce nei pressi di un masso,
Salire 7-8 m diritti per poi percorrere una fessura, che dapprima sale obliqua verso destra per piegare in seguito a sinistra e raggiungere il filo dello spigolo (35 m – IV+). Seguire verso destra una cengia erbosa per 25 m. Obliquare a sinistra per 10 m su placche difficili (IV+) per poi ritornare in cresta e seguirla sino in cima al primo torrione, da cui si raggiunge facilmente l’intaglio, all’inizio dei secondo salto.
Si sale obliquamente a destra, si vince un rigonfiamento e si segue il filo dello spigolo a sinistra sino ad una parte erbosa (III e III+), superata la quale si giunge alla sosta (chiodo). Ci si abbassa un paio di metri a destra, e si traversa sempre a destra imboccando un camino, che si segue per 10 metri giungendo su un altro terrazzino (III).
Dal qui traversare 5 m a destra, salire dritti superando un rigonfiamento sino ad un chiodo da dove si tarversa obliquando a sinistra, in leggero strapiombo (friabile) giungendo alla base di un diedro nero posto sopra il camino precedente (sosta, 25 m; di IV+).
Si continua per il diedro (30 m. di IV+; sosta su terrazzino erboso, con spuntone). Obliquando a destra per 20 m in un canale-camino facile si raggiunge la cresta che si percorre su roccia a volte friabile, sino ad un tratto pianeggiante che porta alla sommità dei secondo torrione.
Si continua facilmente in cresta sperando due intagli e dalla cimetta dopo il secondo si scende in arrampicata, tenendosi leggermente sul lato Sud giungendo alla bocchetta, da dove inizia il tratto finale di cresta, percorso normalmente. Seguire il filo per 20 m poi obliquare a sinistra e percorrere, un bel camino verticale, (III ) che riporta in cresta. Si prosegue sino ad una emergenza, dalla quale si scende lobliquando a sinistra, grazie ad una cengia erbosa che porta ad un intaglio. Si entra in un canale-camino uscendone dopo circa 5 m, per obliquare a sinistra su placche che riportano in cresta. Sul filo per 4-5 lunghezze fino ad un altro intaglio. Proeseguire attenendosi grosso modo al crinale fino al termine delle difficoltà.
Discesa: lungo la cresta Nord fino ad un ometto da cui si piega a sinistra e per ripido pendio si giunge alla Bocchetta di Podavit da dove si torna al rifugio Calvi.
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Becco (Pizzo del) – Via Calegari-Rho

Becco (Pizzo del) Agazzi-Arrigoni

Cabianca (Monte) – Via Cesareni-Luchsinger 1929

Esposito Osvaldo (Punta) – Diedro N/NE

Cabianca (Monte) dalla Diga di Fregabolgia
Becco (Pizzo del) Via Orobica
Stella (Corno) – Giulia

Stella (Corno) – Via Granitica Stellare

Pietra Quadra (Monte) – Menhir

Esposito Osvaldo (Punta) – Fuga Diagonale
