Periodi migliori sono la primavera e l'autunno, mentre da evitare assolutamente è l'estate causa temperature non proprio confortevoli.
L'escursione da affrontarsi con luci radenti per apprezzare la bellezza dei colori, per la disposizione degli archi meglio alla mattina presto.
Difficile perdersi, ricordarsi però di passare dal Visitor Center all'entrata del parco, per recuperare eventualmente il permesso ( si ottiene facilmente con un piccolo esamino) se si volessero effettuare escursioni un po' più impegnative o in terreni più 'fragili'.
La prima parte del sentiero che raggiunge uno degli archi più famosi del parco (Landscape arch – 1.6 km) è a dir poco un’autostrada causa la superfrequentazione del posto.
Raggiunto questo bellissimo arco, che non si può avvicinare causa un grosso crollo del 1991, si prosegue invece sul sentiero che alterna tratti sul fondo sabbioso a lisce placche di pietra dall’aderenza straordinaria.
Con una deviazione di qualche centinaio di metri ri raggiungono altri due begli archi (Navajo e Partition Arch).
Proseguendo sempre su questo bellissimo terreno a cavallo di questi dossi di Sandstone si giunge al Double-O Arch(3.7 kn), che si riesce facilmente a salire percorrendone la piattaforma superiore!
Con una variante di un altro Km ci si affaccia al pinnacolo del Dark Angel che offre un bel panorama sulla desertica valle sottostante.
Ritornati al Double-O arch, anzichè ritornare per il sentiero di andata, si scende per il Primitive trail che scende aggirando gli speroni rossastri e queste piccole radure sabbiose con qualche pino.
Un ulteriore deviazione per una vista al Private arch e poi ancora verso est fino a riprendere la battutissima parte iniziale del sentiero in prossimità del Landscape arch.
- Cartografia:
- Latitude 40 - Classic Moab trails
- Bibliografia:
- Utah canyon country - wilderness press