
Dalla stradina sotto le Terme di Valdieri (1346 m) si trova il cartello con indicazioni per il rifugio Morelli Buzzi. Si risale il sentiero nel bosco, superando una lunga serie di tornanti fino al pianoro del Lagaròt, 1940 m. Da lì si prosegue verso il rifugio (2351 m), che si lascia leggermente in alto a sinistra, proseguendo sul sentiero che progressivamente guadagna quota e sale all’ampia insellatura del Colle del Chiapous (2526 m). Qui si prende a destra il sentiero con indicazioni per il rifugio Figari Genova e dopo un breve tratto pianeggiante, al bivio poco più avanti, si lascia la traccia di sinistra che scende verso il lago per il rifugio e si sale sulla destra (indicazioni per il Passaggio del Porco e bivacco del Baus) superando un breve canalino incassato fino al predetto Passaggio del Porco (2620 m circa). Si traversa sotto la parete sovrastata dalla Cima Nord dell’Argentera (indicazioni su pietra per la vetta), tagliando in falsopiano fra detriti e rocce montonate, per tracce di sentiero segnato con tacche rosse. Si arriva così al Bivacco del Baus (2668 m) e da lì si seguono le evidenti tacche rosse che risalgono su tracce di sentiero e lastroni (presente anche un cavo d’acciaio di recente installazione) fino al Passo dei Detriti (3122 m), evidente insellatura prima della cengia che dà accesso alla cima Sud dell’Argentera. Dal Passo si scende su faticosa e franosa traccia di sentiero l’omonimo canale fino all’immenso circo di grossi massi , già in vista del rifugio Remondino (2480 m). Seguendo le tacche di vernice e gli ometti, passando da un masso all’altro, si scende al rifugio. Imboccata la via di discesa verso il Pian della Casa, poco sotto il rifugio di trova il pannello in legno che indica la traversata per il rifugio Bozano. Seguendo questo sentiero (segnavia gialli) si compie la lunga traversata, con percorso che alterna tratti di salita (superando diversi canaloni di pietrame dove sono presenti anche tratti di corda fissa) e lunghe tracce in curva di livello, su piccole cenge fra erba e roccette. I numerosi segnavia sono prima gialli, poi prevalentemente rossi ed infine rossi e gialli. Si giunge così alla Bassa della Madre di Dio (2450 m) che dà accesso ad un ampio vallone detritico dove si vede in lontananza il grazioso e confortevole rifugio Bozano (2453 m). Giunti al rifugio, si scende sul sentiero che riporta nel vallone del Pian della Casa. Dopo circa 20 minuti si arriva all’innesto di quota 2300 m circa dove si incontra (palina in legno sulla destra) la deviazione per la traversata del Souffi (EE). A questo punto si può :
a) prendere questa traccia (segnavia gialli) e salire alla depressione detta Passo del Souffi (2515 m), proseguire per il bivacco Varrone (2270 m) da dove si scende al Lagarot per tornare a percorrere a ritroso i tornanti del sentiero che scende a Terme
b) proseguire sul sentiero che scende al Gias delle Mosche (1591 m) e con la strada asfaltata tornare a Terme
- Cartografia:
- IGC 8 Alpi Marittime
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Stella (Punta) e Passo del Souffi da Terme di Valdieri, traversata Bivacco Varrone – Rifugio Bozano

Morelli-Buzzi (Rifugio) da Terme di Valdieri

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Stella (Punta) da Terme di Valdieri

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