E’ un percorso molto lineare, consigliabile anche in bicicletta, facendo attenzione a mantenersi sulla sponda corretta per evitare di perdersi nelle spine e nei rovi delle rive. Peccato che in questo bell’ambiente bucolico i rifiuti abbandonati la facciano da padrone
Seguendo la SP42 si arriva al Casello Restituzione, visibile per la grande centrale idroelettrica ai bordi della strada. Qui Canale Depretis e Naviglio d’Ivrea s’incontrano e le loro correnti si mescolano, poi le rispettive portate vengono nuovamente ripartite. Il Canale Depretis prosegue con andamento NE, mentre il Naviglio d’Ivrea riparte in direzione E e andrà a sussidiare il Canale Cavour al casello delle Naie.
Alla partenza dalla SP42 si può costeggiare il Depretis sia in riva destra che sinistra, la sinistra è consigliata in quanto meno frequentata. Si sottopassa la A26, si incrociano le SP40 per Alice Castello e la SP143 per Biella, e si arriva ad un ponte in mattoni rossi presso la Cascina Palestrina: qui bisogna assolutamente passare in sponda destra altrimenti ci si perde tra pantano e rovi della folta riva sinistra. Proseguendo si incrocia la SP per Salussola, poi si sottopassa la ferrovia e si arriva ad un ponte in cui si scorge a valle un barraggio. Continuare sempre in riva destra (c’è un segnale di strada senza uscita), passare il barraggio lasciandoselo sulla sinistra. La strada diventa adesso una sterrata e si arriva ad incrociare la strada asfaltata per Santhià-Carisio. Il canale adesso curva a sinistra, attraversa la collina (qui il fondo e sponde sono in mattoni pieni ad evitare smottamenti) e sbuca sulla SP52 per Vettignè, presso il cimitero di Carisio. Attraversare la strada, proseguire ancora per alcune centinaia di metri e si arriva allo sbocco nel Torrente Elvo.
- Cartografia:
- CTR 15,13, http://www.provincia.vercelli.it/pages/sita/geomorf.htm
- Bibliografia:
- Il sito dell’Associazione Ovest Sesia: www.ovestsesia.it