Dal parcheggio (m. 885) si prende l’evidente sterrata che punta verso sud-ovest (segnavia E06).Si pedala su questa sterrata in direzione ovest fino al cosiddetto Ponte Murao, che non si attraversa, proseguendo diritti sulla sterrata (segnavia E01) fino alla Stalla Buorch, dove il tracciato svolta verso sud. Si segue sempre questo tracciato in mezzo ai boschi, sulla destra idrografica del Rio della Crosa, con un fondo accettabile e una pendenza già sensibile. Più avanti la sterrata, sempre evidente, uscendo dal bosco aumenta la pendenza ed il fondo peggiora, rendendo così difficile la pedalata ed obbligando in diversi tratti a scendere e spingere la bici, pur in assenza di ostacoli che fisicamente impediscano la progressione ciclistica. Si arriva così a Sella Piagna (m. 1400), oltre la quale la sterrata compie alcuni tornanti e conduce alla Sella Spa (m. 1658; sentiero E01B), mentre sulla destra si nota l’imponente mole del Monte Fantino (m. 2064). Qui finalmente il fondo migliora, diventando praticamente erboso, e la pendenza scende, cosicché si può pedalare meno difficilmente di prima. Inoltre da qui si comincia a vedere la sommità del colle, dominata da due curiose formazioni rocciose a forma di corna. Ancora alcuni tornanti e si arriva finalmente al Colle Dente Brignola (m. 1952), che costituisce il punto più alto dell’escursione, avendo percorso un dislivello di 1067 m.
Dal colle si prosegue sul sentiero E01B in discesa, mentre sul fianco della montagna davanti a noi si inizia a vedere la sterrata che dalla Balma conduce ai laghi della Brignola. Si scende fino ad un’insellatura a quota 1768 m., in prossimità di un ricovero di malgari; si attraversa il Rio della Brignola e si risale sul sentiero E09, che si percorre senza difficoltà fino al rifugio della Balma (m. 1885), dove si può fare una pausa, sgranocchiare qualcosa e prendere un caffè. Nelle vicinanze c’è anche un rifugio dell’ANA (Assoc. Naz. Alpini). Terminata la pausa, si segue la strada sterrata E08 (attenzione alle automobili nei fine settimana!) che in una ventina di minuti conduce alla Colla del Prel (m. 1615), nei pressi di una fonte dove si può fare rifornimento d’acqua. Si sale ora in mezzo ai condomini di Prato Nevoso; dopo alcuni tornanti si imbocca via Monte Moro, che diviene presto sterrata e che conduce alla Baita delle Stelle (m. 1671), da dove si può ammirare il panorama su Frabosa Soprana e la pianura cuneese.
Dalla Baita delle Stelle, tornando indietro per circa 200 m., si prende una sterrata in discesa sulla sinistra (indicazione per Frabosa e Avenida), e la si percorre per un certo tratto fino ad incontrare, sulla sinistra, l’inizio del un single track Avenida (una delle tante piste del bike park di Frabosa Soprana). Lo si prende e lo si segue sino ad incrociare una sterrata inerbita, che svoltando a destra conduce alla località Burrino, dove c’è uno skilift e un bar (se si proseguisse su Avenida, si finirebbe a Frabosa Soprana). Da qui si prosegue in discesa sino ad un incrocio, dove si deve svoltare a sinistra. Si continua su questa sterrata finché si nota, sulla destra, un altro single track, già descritto in un altro dei miei itinerari, che conduce alla Cappella di S. Bartolomeo (m. 1045). Dalla cappella si segue a destra l’asfalto per un breve tratto, lasciando sulla sinistra una costruzione isolata; dopo poche decine di metri, si imbocca un sentiero sulla sinistra (E24) in direzione “Griseri” (palina indicatrice). Il sentiero, in pratica un single track, procede dapprima in discesa nei boschi di faggio e castagni, in un ambiente molto suggestivo; purtroppo, in alcuni punti è rovinato dalla presenza di tronchi d’alberi sradicati e messi di traverso, che obbligano a scendere dalla bici e a portarla a spalla per superare l’intoppo. Anche oltre, in corrispondenza di rigagnoli scendenti dalla montagna, il fondo è irregolare e costringe a manovre poco fluide. In generale, tuttavia, si tratta di un ottimo e piacevole sentiero. Si giunge così ad incrociare il tracciato che dalla località “Seccata” conduce ai Griseri e al pilone del Padre Trona (palina). Si segue questo percorso sempre in discesa fino al pilone, apprezzabile per la presenza di una fonte d’acqua. Dal pilone si diparte sulla destra un sentiero in direzione Corsaglia (palina), ma conviene invece proseguire diritti in direzione Partiaré – SP Val Corsaglia (cartello indicatore). Il sentiero procede in discesa in mezzo ai boschi, sino a sboccare su un tornante asfaltato, dove occorre svoltare a destra e procedere in discesa sino all’abitato di Corsaglia. Da qui ci sarebbe un sentiero (E20) che conduce quasi a Bossea, ma attualmente è franato in diversi punti; non resta quindi che tornare al punto di partenza sulla SP 232,
Variante. Chi non volesse affrontare la discesa sul bike track Avenida, può seguire la seguente variante. Dalla Colla del Prel, in prossimità della fonte d’acqua, si svolta a destra su una strada asfaltata in discesa. Dopo circa un centinaio di metri, si gira a sinistra su una sterrata in discesa (E13) che scende nei boschi; giunti in prossimità di una curva, si prende a destra una sterrata che, dopo alcuni tornanti, conduce alla Cappella di S. Bartolomeo. Di qui si prosegue come nell’itinerario principale.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri e stradale 1:25000 N° 22 (Mondovì, Valli Ellero, Maudagna, Corsaglia, Casotto)- Fraternali Editore