I 300-400 metri di dislivello successivi al bivo sono piuttosto ostici da percorrere a causa di alcuni guadi ma sopratutto della bassa vegetazione che ostacola il percorso. Non ci sono alberi alti!
Da Forno Alpi Graie, al fondo del paese si prende a destra la mulattiera lastricata che costeggia il torrente sulla sx idrografica, si incontrano il bivio per il Sentiero Balcone che porta al Gias Travet (1259m), la palestra d’arrampicata del Gabi e il Gias Gabi (1300m). Ora il sentiero inizia decisamente a salire, si incontra la palestra d’arrampicata “La California” (1551m) e la si aggira ad ovest e si raggiunge il Gias Colombin (1670m). Si prosegue sul sentiero che via via si fa meno visibile incrociando il bivio per il col di Fea (1872m).
Si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per il Col di Fea e cercando di seguire le rade tracce e gli altrettanto radi segni rossi. Si prosegue indicativamente sempre in direzione Sud-Ovest guadando alcuni piccoli torrentelli (problematici in seguito a piogge o forte innevamento) fino a raggiungere un tratto di pochi metri attrezzato con catena e che permette di superare una balza rocciosa.
Si cammina frequentemente in mezzo a rododendri ed altri bassi cespugli, senza individuare dove si appoggiano i piedi e quest’ultima parte del percorso è spesso molto ripida. Poco oltre il passaggio attrezzato, il percorso cambia direzione puntando indicativamente verso Nord-Ovest ed aumentano i segni di vernice e pure la traccia risulta finalmente visibile e ci conduce ad una vasta conca posta ad Est del Col di Fea. Pur essendo a quote relativamente basse, l’ambiente e molto selvaggio ed è quello tipico dell’alta quota. Superando possibili lingue di neve presenti fino a stagione inoltrata e sempre seguendo i segni si giunge al colle.
Su sentiero ora ben evidente e segnalato, si scende verso il Rifugio Daviso incrociando il bivio per il Col Girard a poca distanza dal Rifugio stesso (accoglienza magnifica!). Dal Rifugio si scende ora fino a Forno seguendo il lungo sentiero che alterna tratti di discesa a tratti pianeggianti. Dopo avere attraversato la Stura ci si ricongiunge al sentiero di salita al fondo del paese.
- Cartografia:
- Valli di Lanzo - Carta dei sentieri 3 - Val d'Ala e Val Grande