dal ref. de la vanoise si segue un bel sentiero verso sud, tra pascoli e rocce montonate, e risalire un conoide di sfasciumi (ottima traccia). Si supera una brevissima fascia di rocce (delicato in caso di verglas), e seguendo i numerosi ometti, al bivio a circa 2774 m ignorare la traccia di sx e seguire quella a dx (SE), che, con qualche passaggio su placche rocciose e sfasciumi, porta al glacier de la Rochette.
Si rimonta lo stesso in direzione di una sella nevosa, quindi si volge a sx percorrendo la caratteristica crestina nevosa e portandosi quindi sul bacino glaciale in prossimità della base della cresta della Rochette (quota 3044 circa).
Si percorre il vasto plateau glaciale, percorrendo un ampio semicerchio a sx per evitare la zona crepacciata (si punta fin quasi sotto la Roche Ferran), per volgere poi a dx verso la Pointe du Dard (riconoscibile da lontano grazie a due grossi ometti e gli sfasciumi giallastri), che si raggiunge per neve o traccia su detriti. (3 h dal rifugio de la vanoise)
Il plateau presenta alcune caratteristiche dorsali nevose e molti avvallamenti. Orientamento difficile in caso di nebbia, tracce presenti ma non ci sono punti di riferimento in caso di scarsa visibilità. La zona crepacciata è ben visibile, per cui l’itinerario da percorrere sul plateau è logico anche se non ci fosse la traccia. La cima tuttavia è abbastanza frequentata. L’accesso al ghiacciaio, pur su sentiero ben battuto, presenta qualche punto delicato in caso di nevai induriti dal gelo e rocce sporche di verglas.
Discesa: per la via di salita