Da Castello si risale in vallone di Vallanta e, all’indicazione per il Passo di San Chiaffredo, si volge a destra e si rimonta il vallone delle Giargiatte fin nei pressi del passo. Qui si piega a sinistra (Nord) e si traversa faticosamente la conca pietrosa fra le cime Costarossa,Dante,Michelis e Trento, quindi, seguendo i radi ometti e i bolli di vernice gialla, si piega a sinistra e si supera un tratto più ripido (passi di facile arrampicata è stata anche fissata una corda fissa) che conduce nei pressi del Passo Fiorio-Ratti e da qui, in breve, alla cima della Punta Dante raggiungendo il facile crestone che sale dal Colletto Dante.
Pera la Punta Michelis, si scende al Colletto Dante, e poi ci si abbassa di qualche metro sul versante delle Forciolline (sinistra) e si può traversare poco sotto il torrione sulla cresta (un po’ delicato per la natura del terreno). Oppure, ancora più comodamente, si può scendere di 50 m circa sempre sul lato sinistro, raggiungendo una piccola conca seguendo le tracce gialle. Le si abbandonano e si risale un ripido pendio di massi di medie dimensioni in direzione di Punta Michelis, tenendo come riferimento una specie di canale inclinato compreso in alto tra il torrione, e in basso delimitato da una piccola parete rocciosa. Una volta raggiunto appare anche una lieve traccia di sentiero, che conduce in cima senza particolari difficoltà (non si usano mai le mani) se non per il terreno detritico.
Discesa:
1) dal percorso di salita risalendo al Colletto Dante;
2) dal passo Fiorio-Ratti per il canale SO detritico direttamente verso il Bivacco Bertoglio;
3) dal colletto Dante verso NO nel vallone delle Forciolline lungo il sentiero segnato di giallo “Ezio Nicoli” che è anche la via normale del Monviso dalla Val Varaita. Il sentiero passa dal Bivacco Boarelli e poi si incanala in una stretta gola, con alcuni brevi tratti attrezzati con funi metalliche, e giù per gradoni molto facili fino al Vallone di Vallanta, e quindi a Castello.