Accesso:Prendere le indicazioni per Hotel Ciclamino/Crossodromo. Parcheggiare e costeggiare la pista di motocross. Fino ad incontrare sentiero segnato in giallo, oltrepassarlo e seguire quello bollato in rosso. Non attraversare le recinzioni private.
Attacco: Dopo i bolli gialli iniziano le scritte con i nomi delle vie alla base della parete
L1. Scritta in giallo alla base delle parete, muro compatto che conduce a sosta su piccolissima cengia, 6b;
L2. Esile fessura e poi zona con roccia più lavorata fino alla sosta prima del tetto, 6°;
L3. Tetto fessurato con bloccaggi atletici e difficile ristabilimento in uscita, ottima roccia e cordoni generosi agli spits, 7a/A0;
L4. Dopo un primo tratto verticale si entra nella macchia vegetata, 5c/III;
L5. Bel tiro molto caratteristico ed estetico, la chiodatura è rarefatta, utili alcuni BD medi. Si prende una bella fessura che conduce ad un curioso camino parzialmente ostruito da un albero, V+/VI;
L6. Esposta traversata su cengia sassosa e cespugliosa, poi in verticale su piccolo pilastro, II/6a;
L7. Cautela per le protezioni distanti e la roccia un tantino infida nel diedro, 5c/6a;
L8. Bel diedro rossastro con roccia da saggiare preventivamente, ancora protezioni rarefatte, serve tranquillità “alpinistica”, 6a.
L9 e ss. Lunghezze boschive e a risalti. Non percorse.
Discesa. Si è scelto di scendere in doppia come dalla relazioni di Iacopelli, ma risulta molto complicato per la vegetazione che avvinghia le corde. Se si usano due mezze da 60 m. meglio è scendere con una sola (doppia da 30m.) prima della cengia in alto e prima del tetto.
- Bibliografia:
- Pareti del Sarca, Diego Filippi, Versante Sud, Milano 2007; Roberto Iacopelli, Climbing Trips, Cierre Edizioni, VR 2003