Dagli impianti di Febbio, si seguono le piste di sci tenendosi sempre verso destra. Raggiunta la quota 1600 m circa, in corrispondenza di una curva della pista, si comincia ad entrare nel bosco fitto in traversata, senza perdere quota.
Si passa in prossimità di una ampia radura, dopo la quale si è alla base del fosso degli Arali. Si risale tale canale fino ad arrivare all’ampio anfiteatro sotto la vetta. Si risalgono gli ampi pendii a destra fino al crinale. Da qui con un ampio semicerchio antiorario si raggiunge facilmente la croce di vetta. Discesa lungo l’itinerario di salita.
Per una salita più lunga e completa, dalla vetta si può scendere il fosso di Prassordo, che riserva sempre neve ottima anche fino a stagione inoltrata. Arrivati in fondo al canale occorre risalire per circa 300 m fino al crinale. Dopodichè la discesa avviene lungo l’itinerario di salita (in totale 1300 m di dislivello).
- Cartografia:
- Edizioni Multigraphic, Appennino Toscoemiliano, n° 14-16
- Bibliografia:
- Scialpinismo nell'Appennino Settentrionale, Gianni Fabbri-Fabio Montorsi, l'escursionista Ed.
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