La conca tra il Cugulet e il Rastcias è popolata da tantissimi camosci, fare attenzione a non disturbarli più di tanto....
Le carte sopra indicate sono entrambe molto valide e indispensabili, la Rosano più precisa anche per via della scala maggiore (1:20.000) ma sulla Fraternali sono presenti più sentieri che sull'altra non ci sono.
La salita avviene quasi interamente su asfalto, ma se si scelgono i periodi giusti, in particolare l’autunno, si incontreranno ben pochi veicoli.
Da Macra si raggiunge quasi Stroppo, poi si sale a destra in direzione San Martino, Cavallina, colle Sampeyre, di qui a destra sulla via dei cannoni fino a oltrepassare le pendici del Monte Nebin. La salita alla cima del Cugulet, facoltativa ma consigliata, può avvenire a propria libera scelta ma è consigliato seguire il tracciato sci alpinistico che si fa salendo da Morinesio, e cioè a monte (destra) della Bassa di Rasis.
Dalla cima si scende il costolone sud inizialmente su prato poi seguendo una bella traccia che scende giù dritta fino alla strada sottostante 2270 m. Da qui occorre scendere sul pendio sottostante per raggiungere una bella traccia 80 m più in basso (tratto un pò delicato, cercare il punto migliore) che con lungo traverso in direzione Rastcias taglia tutto il pendio e porta, incrociando diverse sorgenti, ai resti di un gias (2070 m c. abbeveratoio). Qui la traccia finisce, si scende subito a destra per bei prati incrociando ben presto un’altra bella traccia che con qualche tornante scende giù (malga in rovina) fino a incrociare il sentiero che giunge dalla Comba Cassin (1750 m). Da qui è possibile scendere a Macra per la bellissima e incassata Comba della Montagna (vedi itinerario da San Damiano per il Colle Rastcias) ma è anche possibile raggiungere Macra per il vallone parallelo, ancora più isolato e selvaggio, che è qui descritto.
Si prende la traccia verso destra che dapprima in piano poi in leggera salita raggiunge il torrente (da qui cominciano sporadiche e vecchie tacche rosse)poi con lungo traverso per lo più in salita raggiunge il bellissimo colletto di Roccia Castello (1800 m circa, ruderi).
Da qui si riprende a scendere inizialmente con qualche tornante (tecnico) poi con traverso (bella fornace di calce) fino al colletto di Punta Gardiola 1665 con croce in ferro e libro (Bella vista sul buco di Roccia Pertus).
Dal colletto non lasciarsi tentare dalla traccia che va verso destra a grange Casalie (volendo è anche possibile seguirla per breve tratto ma poi deviare subito a sin)ma proseguire un tratto sulla cresta (tecnico, roccette in posto, tacche rosse poco visibili) e poi subito a destra a reperire una traccia non sempre ben visibile ma intuibile che scende con ampi tornanti nel rado lariceto, poi diventa ben evidente e molto bella fino in fondo al vallone dove si collega al più frequentato e largo gta e percorsi occitani (1091 m) che si segue verso sin fino a Langra, breve tratto su strada poi a destra sul sentiero dei ciclamini fino a Macra.
- Cartografia:
- Bruno Rosano Chaminar en auta e bassa Val Maira, Bassa Val Varaita, Bassa Val Maira cartina 1.25000 n° 12 Fraternali Editore