Attenzione alla strada di acceso al luogo di partenza è preferibile, seppur più lunga percorrere la strada che sale da Stroppo per Elva e non quella successiva che sale direttamente dal vallone di Elva, più breve, ma decisamente di ardua percorrenza in inverno (chiusa solitamente da divieto di percorrenza!), attenzione comunque in entrambi i casi a valutare le condizioni della strada e la conseguente possibilità di percorrenza in base alle condizioni meteorologiche (neve-ghiaccio).
Si parte dalla Borgata Goria in direzione est e si attraversa l’ampio pascolo a monte della borgata fino ad incontrare il bosco di larici, si entra nel bosco prendendo come riferimento la sx idrografica del Rio Chiottetti, fino pervenre in “campo aperto”, da qua si prosegue sempre in direzione est/nord-est puntando a guadagnare fin da subito la dorsale della Costa Cavallina senza percorso obbligato, ma di preferenza scegliendo i pendi più dolci.
Attraversata la strada del colle di Sampeyre e guadagnata la dorsale si prosegue in direzione nordest fino all’evidente “panettone” del Cugn di Goria (cartello di divieto di caccia).
Discesa sull’itinerario di salita.
In alternativa si può abbassare il dislivello a 450m partendo dal Colle della Cavallina nei pressi della strada estiva per il Colle di Sampeyre. Dal bivio si lascia subito la strada per guadagnare la cresta della Costa Cavallina che porta direttamente, senza percorso obbligato, alla meta.
- Cartografia:
- IGC Carta n°6 - Monviso; IGC Carta n°7 - Valli Maira, Grane e Stura
- Bibliografia:
- B. Rosano, Charamaio..., E. Subalpina, Cuneo, 2004