Il nome del Torrione è dovuto alla presenza stanziale di questi splendidi animali; nel frequentare la zona cercate di non spaventarli.
Materiale: 2 mezze corde da 60 (per arrivare comodi agli zaini con ultima doppia). Qualche friend, dallo 0.5 al 2 BD utili in L5.
Accesso a piedi (ometti e bolli arancio): dall’Osteria ripercorrere a ritroso la strada asfaltata tornando alla prima semicurva (circa 100 metri dall’Osteria). Freccia arancio e lettera ‘D’ su un palo in cemento.
Qui individuare una piccola traccia diagonale che risale la riva della strada e porta nel bosco. Entrati nel bosco, andare sempre dritti in salita tenendosi sul vago crestone boscoso per circa 15 minuti (in questo tratto si incrocia e si percorre in parte un sentiero con bolli bianco-rossi, fino al punto in cui questo devia a mezzacosta a sinistra; in quel punto bolli e freccia arancio, andare dritti in salita).
Dopo poco, nei pressi di un tronco mozzato di betulla deviare a destra per raggiungere, dopo circa 100 metri, una prima piccola pietraia. Attraversarla in piano verso destra; al suo termine entrare in un secondo tratto di bosco. Qui salire inizialmente dritti e successivamente con percorso sinuoso fino a raggiungere la seconda e più grande pietraia, circondata da torrioni e paretine. Risalire la pietraia fino al suo termine, dove si trova la parete. L’attacco della via è all’estrema sinistra. Scritta alla base. Circa 45-50 minuti dall’auto (consigliati scarponcini, soprattutto per la discesa).
L1: dopo un primo gradino/tettino, seguire la linea di muretti e placche. 30 metri; sosta da collegare. Un paio di passi tecnici sul 6a.
L2: partenza facile poi muro tecnico; tettino fessurato e muretto finale. 30 metri; sosta con calata. 5c/6a.
L3: facile trasferimento orizzontale verso sx. 15 metri; sosta da collegare.
L4: muretto lavorato; poi placche e fessure fino a un comodo terrazzo. 25 metri; sosta di calata; 5b.
L5: muro articolato (primi 3 spit, 6a), poi traversare un paio di metri a sx per entrare nella più facile rampa-fessura diagonale, da proteggere. Sosta da collegare al suo termine, su aereo pilastrino.
L6: bel muro lavorato iniziale (primi 4 spit, 6a/6a+), poi sempre dritto e su terreno più facile fino al termine della via.
Discesa: con tre doppie da S6, S4, S2.
Grazie molte anche a Frank e Dario per la conclusiva pulitura, la sistemazione del sentiero e le prime ripetizioni.
La via è dedicata alla memoria di una grande amica, che ora ci guarda dal cielo.
- Bibliografia:
- Roccia d'autore (F. Michelin) - Passaggio a Nord Ovest (M. Oviglia - F. Michelin)