Le carte scaricabili di Openstreetmaps sono ottime ed averle sul GPS ...può essere di grande aiuto.
Copertura telefonica è saltuaria comunque ,di tanto in tanto, gli SMS "partono" consentendo a chi utilizza Garmin Connect di segnalare in tempo reale la propria posizione.
Percorriamo da Villa Poma il sentiero 520 (Alta Via Canavesana) per il Colle della Crocetta . Correndo considerate la metà dei tempi indicati sui cartelli. Dal Colle della Crocetta 2641 m saliamo gli altri 50 metri che portano al Colle della Fertà’ (erroneamente chiamato della Terra sulla carta de l’Escursionista). Finalmente un po’ di discesa per costeggiare i Laghi della Fertà ed il Gran Lago. Una risalitina veloce ed un altro lago, il Lago di Unghiasse per poi salire al colle della Terra 2690 m.
Da qui il sentiero sembra scendere ma in realtà si mantiene a mezza costa sulla sinistra. E’ piuttosto brutto, poco tracciato e scivoloso. In breve si raggiungono le grange Vailet. Qui occorre fare attenzione prendendo la traccia (con bolli sovente BLU e qualche – raro – segnale bicolore Rosso-Bianco) a sinistra che conduce, sovente sovrapponendo il sentiero ai numerosi ruscelli, alle baite Li Arre. Non lasciarsi abbindolare dalla discesa ma…. ripido cambio di direzione e nuova salita verso sinistra per guadagnare l’Alpe La Balma 2282 m da cui, dopo una ripida salita si perviene (finalmente) al Colle della Forca 246 m da cui si scende , tenendo la sinistra (unico sentiero) verso il bellissimo Lago del Bojret 2254 m. In caso di nebbia fitta (non così improbabile nelle Valli di Lanzo) la reperibilità del sentiero può creare qualche problema.
Dal Lago del Bojret l’Alta Via Canavesana sale al colle del Bojret 2345 m per scendere alla Madonna del Ciavanis. Noi invece continuiamo la traversata sul brutto, sconnesso e non sempre ben segnato sentiero che a 2125 m presenta un bivio. Scendendo a destra si scende nel Vallone di Cambrelle dove si raggiunge il rifugio Santa Polenta 1358 m. Tale sentiero (da non prendere) è molto brutto in quanto attraversa frazioni abbandonate ed invase dalla vegetazione, rigogliosissima a causa dell’abbondante acqua che allaga sentieri e prati incolti. Questa variante (che non porta a Carello) è oggetto di altre gite recensite su Gulliver.
Noi si prosegue in quota sul sentiero che con fastidiosi saliscendi perviene alle grange Balma 2001 m recentemente ristrutturate e presidiate da pastori.
Da tali grange, altri 15 minuti conducono, finalmente, sulla notissima crestina della Cialma che si percorre in discesa giungendo in breve agli ski-lift ed al parcheggio di Carello dove ritroviamo l’auto, oppure da qui si scende ancora a piedi a Locana.
- Cartografia:
- L'Escursionista e Monti editori 14 - Valle dell'Orco Gran Paradiso