Lasciata l’auto nei pressi della SR 23 si sale lungo Viale Agnelli fino al Municipio, dove si svolta a sinistra e si prosegue lungo Via del Castello, raggiungendo la Chiesa di San Pietro, da dove si prosegue (seguendo le indicazioni) al Colle Pra Martino (6,6 km, 400 m disl, pendenza media 6%).
Raggiunto il piazzale di Pra Martino di svolta a sinistra imboccando una strada sterrata in leggera salita che conduce in breve al Colle Mortero, dove una breve discesa precede un nuovo tratto di salita (3,8 km, 200 m disl, pendenza media 6,5%) ed ancora una breve discesa, che porta infine al Colle Lubè.
Dal colle si prosegue sempre dritti per una strada che alterna salita e discesa, raggiungendo dopo 1,5 km il Crò.
Attraversato l’ampio e panoramico parcheggio del Colle de Crò, antistante la Taverna dei Boscaioli, si prosegue nella medesima direzione lungo uno strabello in discesa, trascurando una ripida strada sulla destra. Oltrepassata una sbarra che chiude l’accesso, lo sterrato prosegue a mezzacosta o in lieve salita sulle pendici nordoccidentali della cresta Monte Sette Confini – Colle del Crò.
Superata la fontana delle Eglantine, quasi sempre ricca di acqua, lo sterrato prosegue in lieve salita; dopo qualche centinaio di metri, in prossimità di un casotto la strada principale piega decisamente a destra con un secco tornante. Il nostro itinerario svolta invece a sinistra, attraversando un rigagnolo e quindi un ampio prato spesso fangoso.
Seguendo la traccia, si svolta a sinistra rimontando una ripida rampa incisa dall’acqua, al limite della ciclabilità, che permette di riguadagnare un colletto (16 km).
Si prosegue in piano sulla sinistra lungo una bella sterrata oppure diritto in forte discesa lungo un dissestato sentiero pietroso che qualche centinaia di metri più sotto si ricongiunge comunque alla sterrata. Attraversato un rivo (spesso secco), con un breve traverso pianeggiant, si raggiunge la panoramica Borgata Carla (18 km). Aggirate a valle le case ci si porta sull’ampia strada (prima sterrata poi asfaltata) che conduce alla borgata Serre Moretto e di qui in breve alla Borgata Rocceria (21 km).
Senza oltrepassare la borgata, di fronte alla Osteria 7 ponti, si imbocca un sentiero sulla sinistra, denominato “dei 7 ponti” in quanto percorre 7 ponti (restaurati di recente) che attraversano il fondo del Vallone di Grandubbione. Il viottolo inizialmente è ciclabile con buona tecnica a causa delle molte pietre poi, in prossimità del primo ponte, inizia un tratto decisamente migliore, ma comunque relativamente tecnico, più impegnativo con fondo umido. Superato l’ultimo ponte il sentiero abbandona il corso del torrente per portarsi sulla riva destra dove, superata una breve rampa, si imbocca uno stradello pianeggiante, che in breve conduce alla suggestiva Cappella di Serforan (24,5 km).
Sguardo alla cappella si segue sulla destra un bel sentiero, che porta alla Borgata Tagliaretto, dove si imbocca, sempre a sinistra, un sentiero piuttosto vecloce che, superando anche un paio di brevissime rampe in salita, conduce infine tra le case di Dubbione, in prossimità del Ponte di Annibale.
Da qui si torna a Villar Perosa con circa 3 km di strada in leggera discesa.
Discesa alternativa OC:
prima di risalire a Serre Moretto, in prossimità di un ponte, prendere il sentiero a sinistra che, più lungo e decisamente più tecnico del ‘7 ponti’ (evitare di percorrerlo dopo piogge recenti, e comunque sempre se in possesso di otttima tecnica), si ricongiunge con questo alla cappella Serforan, dopo una breve risalita non tutta ciclabile.
Salita alternativa:
da Dubbione si può salire direttamente a Giborgo su strada asfaltata e che poco dopo questa località diviene sterrata alternata a tratti asfaltati e porta sulla dorsale che conduce al Crò. Variante di salita più ripida ma più veloce (si risparmiano circa 9 km andata e ritorno ed il dsl è uguale).
- Bibliografia:
- 47 Itinerari nelle Valli Olimpiche - BLU edizioni