Quest'anno per ovvi motivi, gli impianti son fermi. Quindi il luogo diventa paradiso per gli scialpinisti che si vogliono cimentare in traversate e discese di ogni tipo e difficoltà.
Questa descritta è una delle varie possibilità di attraversare il gruppo da sud a nord. Bisogna ovviamente lasciare una macchina al punto di arrivo.
Salita:
Dal passo, prendere la stradina per motoslitte con indicazione rifugio Sonforca. La stradina porta in modo pianeggiante ad una pista di discesa. Si potrebbe salire anche lungo questa pista partendo da Rio Gere, aumentando il dislivello di 150 metri, ma non il tempo.
Salire lungo la pista attualmente chiusa, fino sotto al rifugio Sonforca 2200m, ma senza raggiungerlo. Rimanere sotto i tralicci del vecchio impianto per Forcella Staunies; con ampi zig zag avvicinarsi alla mole del Cristallino che divide il pendio in due ramificazioni. A destra per la forcella sopradetta, e a sinistra per Forcella Grande.
La pendenza aumenta costantemente fin sotto al Cristallino, ma sempre sci ai piedi. Una volta entrati nel canale, è meglio prima o poi, salire a piedi. La pendenza del canale è di circa 35°/40°, e quindi valutare se usare i ramponi a seconda delle condizioni. Il canale è esposto a sud, e nelle ore centrali, può diventare un forno.
Arrivati al colle di Forcella Grande 2845m, sul lato opposto si aprirà un ampio catino nevoso racchiuso tra la Cresta Bianca a sinistra e la Cresta di Costabella a destra.
Discesa:
Da qui ci sono varie possibilità di discesa. La più comune sarebbe quella di scendere lungo il fondovalle fino a Cima Banche (da dove arrivano e scendono la maggior parte degli sciatori). In questo caso invece proseguiamo lungo l’ampia valle, tenendo di poco la sinistra.
Ora è importante riconoscere quale sia Forcella Verde. Seguendo la dentellata Cresta bianca, la forcella è il punto di massima depressione, prima che la valle pieghi e scenda ad imbuto verso destra. Poco a nord della forcella vi è un caratteristico spigolo di roccia rossastra.
Per arrivare alla forcella occorre tenersi un poco alti con un taglio, oppure ripellare per una cinquantina di metri, 2368m.
Da qui ci si affaccia nella nascosta Valle del Forame, di solito non molto percorsa. La discesa all’inizio è per ampi pendii esposti a NO. Poi la valle si stringe e bisogna tenere la sinistra orografica, finendo per balzi nevosi, a tratti un pò ripidi e, tenendosi lontani dal canyon centrale, raggiungere il torrente pianeggiante, sempre alla sua sinistra.
Da qui è visibile l’albergo Ospitale, nostro punto di arrivo. Non scendere nell’invitante alveo torrentizio, ma mantenere il più possibile la sinistra, dentro il fitto bosco (parte più rognosa). Successivamente il bosco si fa più rado fino ad arrivare in vista del ponte di legno sotto la statale Alemagna. Da qui a piedi si risale in breve fino all’albergo ed il parcheggio.
Più o meno 19 km