Utili due picche, nut, qualche friends fino al 3BD e magari delle viti a seconda delle condizioni di innevamento.
Con le condizioni della prima salita ci sono un paio di passaggi di M3/M4.
Si entra nella goulotte affrontando direttamente una placca delicata poi si prosegue con qualche passo impegnativo sino ad una strozzatura del canale che si aggira facilmente (fino a qui si può salire in conserva assicurata).
Da qui un nevaio porta alla base di un’altra strozzatura che si aggira di nuovo giungendo nel canale nevoso proprio al di sotto del masso incastrato (molto suggestivo). Si risale facilmente il canale sino ad un blocco che lo chiude.
Questo è il primo tiro chiave e va affrontato direttamente.
Superato questo si sale sul canale nevoso ormai poco pendente sino al suo termine dove ci si sposta sulla destra tenendosi su una vaga cresta.
A questo punto sulla destra si ha il torrione con le vie di arrampicata separato da un canale.
Si traversa verso destra per una ventina di metri, si passa sotto un camino poco invitante e seguendo delle cenge esposte, alla base di un blocco di roccia compatto, si arriva ad un diedro molto liscio.
Questo è il secondo tratto chiave dove è utile avere il 3BD.
Si supera il diedro sfruttando dei blocchi incastrati e si giunge ad una sosta a chiodi.
Con un ultimo passaggio faticoso sulla verticale della sosta si esce dalle difficoltà.
Qui il terreno è molto più facile ma di difficile lettura con molti canali, si deve andare un po’ a sinistra e imboccando solo all’ultima diramazione il canale dx. In pochi metri porta in cresta a 5 minuti dalla cima.
Discesa dalla normale.