Partenza alternativa da Pra Catinat. Risalita la Val Chisone, si giunge a Chambons, poco prima di Fenestrelle, dove una strada in salita sulla destra indica Pra Catinat, Rifugio Selleries. La si percorre fino a dove viene tenuta aperta, ovvero nel periodo invernale fino al centro di soggiorno di Pra Catinat; parcheggi in uno spiazzo a fine strada, oppure lungo la strada stessa.
Salendo da Seleiraut, con percorso più diretto, si segue il sentiero a sinistra delle case (N-O), che prima attraversa il bosco con un mezza costa, e conduce al Rif. Selleries da dove si segue il percorso descritto con partenza da Pra Catinat (vedi oltre). Volendo compiere un percorso ancora più diretto, arrivati al primo ponte di legno sul Rio delle Vallette, si volge a destra e sul lato destro orografico del valloncello per tracce di sentiero non sempre evidenti. A circa 2000 m si passa alla sx di un castello roccioso dove sono attrezzate delle vie di roccia (palo indicatore “Parete dei Pionieri”), e salendo sempre per labili tracce si incrocia quindi un sentiero segnalato con percorso a mezzacosta proveniente del Rif. Selleries (che non va seguito). Proseguendo sempre sulla sx del torrente con ultimo tratto più ripido si arriva nella conca del Lago del Laus.
Salendo da Pra Catinat si imbocca la stradina per il Rifugio Selleries, che misura circa 8 km, ma volendo evitarne una parte, è possibile seguire immediatamente un sentiero sulla destra (segnavia bianco/rossi) che si inerpica nella pineta, sbucando su una dorsale che si affaccia sui prati di Pra Catinat, ampio panorama.
Qui si ritrova la strada, che salvo una breve scorciatoia per tagliare un paio di tornanti, occorrerà seguire sino al termine, con un paio di saliscendi passando per Saret del Campo e Jouglard e infine dopo aver aggirato un costone, al Rifugio Selleries (1h30’-2h).
Dal Rifugio Selleries si prosegue verso est, si attraversa il rio e si sale il successivo ripido pendio (sentiero con poca neve). Con un traverso su terreno ripido (ramponi con neve dura) ci si porta nei pressi delle Bergerie del Laus (casotto del guardiaparco) e del Lago Laus 2259 m.
Da qui due possibilità: seguire al centro del vallone attraversando (o aggirando) il lago e puntando ad uno stretto e ripido canalino dove arriva il sentiero estivo (ripido, piccozza e ramponi), oppure più comodamente si aggira il Lago Laus sulla destra, puntando ad un pendio di buona pendenza ma mai eccessiva, con enormi massi sparsi, proprio in direzione della Punta Cristalliera, raggiungendo così la conca del Lago La Manica.Trascurato il primo breve canale sulla dx si punta al grande conoide alla base del Torrione Centrale.
Si risale il canalone fin sotto la base del Torrione, quindi si prende il ramo di sx (40°). Superata una strozzatura delicata (che può essere coperta, scoperta o in ghiaccio), si rimonta un breve tratto più ripido (50°) che porta alla base di un muro di roccia dove si può sostare (sosta da costruire). Qui si sale per 5-6 m un camino sulla sx su ghiaccio o neve, fin sotto un tetto, si traversa a sx per 2m (delicato), si aggira uno spigolo, si sale un gradino e si arriva ad un minuscolo terrazzo alla base di un diedro liscio alto poco meno di 3m. Qui si perviene anche dal Couloir dei Sospiri. Si supera il diedro sfruttando una fessura e l’eventuale ghiaccio presente (M4) e si raggiunge una sosta a chiodi sulla sx (che potrebbero essere coperti da neve o ghiaccio). Si traversa ora verso dx (delicato) e si raggiunge nuovamente il fondo della seconda parte del canale che si risale preferibilmente costeggiando la nervatura rocciosa presente sulla sx (45° costanti, una strettoia in misto/ghiaccio a 50° per 2m). Quando il canale perde forma restare sulla sx e raggiungere la calotta sommitale e la vetta.
Il tratto chiave pare superabile, con forse minori difficoltà e minore esposizione ma minori possibilità di protezione, anche sfruttando una fessura (ghiacciata) sulla dx del muro (da verificare).
Discesa: per la via normale dal versante NE per il Colle di Malanotte, da dove si torna ai laghi, oppure, più direttamente, del Canale del Torrione.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.3 Val di Susa Val Cenischia Rocciamelone Val Chisone