Materiale utile: fettucce, qualche nut o friend. La via è in parte attrezzata con spit. Roccia: gneiss (molto buona)
La via si divide in due parti:
i primi otto tiri dove le soste sono attrezzate, di 4/4+ con il tiro n. 8 (tratto chiave) con un tratto di 5/5+; dopo ci sono ancora quattro o cinque tiri non attrezzati che vanno via via diminuendo di difficoltà (ancora qualche passo di quarto poi terzo e secondo sino in vetta della cima III).
I primi otto tiri sono di 35/45 m ed hanno tutte soste attrezzate e quasi tutte qualche spit.
Montagna e roccia splendide; l'unico grosso difetto l'esposizione che fa arrampicare all'ombra per buona parte della salita.
Dal parcheggio di Boreon (Fr) sino al rifugio de Cougourda 1h e 30 m + 1h per l’attacco.
La partenza si trova a circa metà della larga parete, nel mezzo di una larga placca chiara – abbastanza evidente risalendo dal rifugio – incisa da una fessura non evidentissima da lontano.
Guardando bene a circa otto/dieci metri di altezza si trova uno spit a metà circa della fessura iniziale.
Tiri:
1) 4/4+ Risalire la fessura (2 o 3 spit)
2) 4/4+ Leggermente a destra, qualche passaggio erboso (3/4 spit).
3) 4+ leggermente a destra (3 spit)
4) 4+ leggermente a destra poi dritto a fianco di uno spigolo, tiro abbastanza verticale ma molto articolato e senza particolare difficoltà, sosta dopo pochi metri di gradini facili ai piedi di una placca liscia e compatta (0 spit).
Da qui in caso di brutto tempo è ancora possibile ritirarsi facilmente con doppie da 45.
5) 4/4+ leggermente a destra poi dritto per passare tra due piccoli tettini (3 spit).
6) 4+, leggermente a sinistra, sosta all’inizio di un camino (2
spit e 1 chiodo che si trova pochi metri sotto la sosta).
7) 4+, un pas de 5 : salire il camino al centro (roccia articolata ma verticale e faticosa) per uscire a sinistra su un piccolo spigolo seguito sulla sinistra da un breve muretto verticale dove si trova uno spit; la sosta si trova leggermente a sinistra alcuni metri dopo il muretto con lo lo spit (uno spit).
8) 5/5+ (per il resto 4/4+), dalla sosta andare diritti per alcuni metri su roccia gradinata (4) verso un diedro molto aperto da salire verso sinistra con passaggio leggermente strapiombante e faticoso (guardare bene c’è tutto per mani e piedi). Pochi metri facili a sinistra per poi salire un muro verticale abbastanza liscio di alcuni metri dove si vedono bene gli spit (3 spit) Sosta attrezzata (l’ultima) su cengia.
9 10 11 12 13: successione di 4 o 5 lunghezze di corda in prossimità del filo di cresta possibilmente sulla sinistra tranne un breve diedro a sinistra verso la fine (comunque passaggi non obbligati) Difficoltà 4 in alcuni punti via via più facili sino al III e II.
Discesa. Dalla punta andare a destra (guardando la punta II) su roccette articolate ma piuttosto esposte; si raggiunge l’intaglio tra la punta III e la punta II (quella ad est). Discendere il canale sul lato opposto rispetto a quello di salita (facile – brevi passi di I e II – ma attenzione alle pietre); discesi di qualche centinaio di metri si trova una traccia di sentiero con ometti che in pochi metri conducono a sinistra a una sosta attrezzata con cordoni.
Una calata di 30 m e poi a sinistra su una placca per 15/20 m e poi scendere un altro canale a dx molto esposto ma facile oppure fare una doppia più lunga (50m ma con più rischio di incastrare le corde); in ogni caso si perviene ad una seconda doppia da 30 metri attrezzata sempre con cordoni (da verificare) che porta alla base della parete. Andare a sinistra per semplice cengia erbosa e si è fuori.