Superata la borgata Tonda al primo tornante sulla strada si parcheggia l’auto (o meglio poco più sopra in un piccolo spiazzo). E si imbocca la strada, che presto si trasforma in una bella mulattiera n. 420, non prendere il sentiero, che si stacca più in alto rispetto al tornante, con palina indicante il Colle del Vento, questo sentiero passa per Barmaroulou e per il bivio per Pian dell’Orso e allunga la strada dato che vi obbliga a diversi saliscendi.
In breve per la bella mulattiera si passa tra le borgate Dogheria e Sizi fino a un evidente ponte che guada il Rio Parent (palina). Si costeggia sulla dx (salendo) Pian Goraj e si guadagna un “costone” morenico. Da qua o si prosegue per sentiero più diretto che segue il filo del costone (no bolli e segnaletica), oppure per il tradizionale sentiero (bolli rosso e bianchi), che si inerpica più dolcemente fra conifere e rododendri.
In breve si guadagna la dorsale che punta alla Cappella Alpe di Giaveno; da qua, tralasciando il bivio per l’Alpe di Giaveno (inferiore e superiore), si prosegue sulla sommità della dorsale puntando all’evidente depressione tra la Punta Costabruna e il Monte Muretto, ovvero, il Colle del Vento.
Prestando un minimo di attenzione “nivologica” nell’ultimo tratto si si scende (sulla dx salendo) attraversando la sede di un rio e ci sposta sulle pendici del monte Muretto, guadagnando in breve il Colle del Vento (croce).
Per la Puna Costabruna in base alla condizioni nivologiche si prosegue con racchette o a piedi o con i ramponi piegando in direzione sud e percorrendo il filo di cresta, ma tenendosi sempre sul versante est della Costabruna, con attenzione alle cornici sul vallone del Gravio (ovest), si guadagna, così, l’antecima e poi la cima per brevi pendi ripidi (30° o poco più).
Discesa sull’itinerario di salita.
- Cartografia:
- 1.25.000 Carta Piemonte Parchi - Parco Naturale Orsiera Rocciavré