Salita alternativa a quella dall'Alpe Piazza, che consente un giro più ampio con un anello parziale.
Da San Bartolomeo si continua fino alle case di Porcido percorrendo la sterrata che si stacca subito in salita a sinistra.Quindi tramite un dedalo di piste forestali e sentierini si continua nel bosco raggiungendo l’Alpe di Mezzoa 1500 m circa.
Qui si prosegue per la sterrata di sinistra, che con andamento pianeggiante conduce all’Alpe Gigiai, posta sotto il versante nord-est della Corvegia. Qui termina la strada, e si continua su un sentiero evidente ma non segnalato in diagonale ascendente, fino a intercettare la dorsale sud della Corvegia, inizialmente erbosa.
Da qui con percorso sempre sostenuto si sale sempre lungo la dorsale o stando leggermente sul versante destro per aggirare alcune fasce di pietrame fino a raggiungere un primo dente a circa 2200 m. Qui ci si sposta seguendo una traccia sul lato sud (sinistra) tra pietrame e terriccio per aggirare le asperità, stesso discorso per un secondo dente, e quindi un’ultima rampa conduce alla cim (ometto di pietre) 2282 m.
Da qui è possibile proseguire per cresta al Sasso Bianco ed al Sasso Canale.
Si torna ora indietro dal percorso di salita fino all’Alpe Gigiai, quindi raggiunto un muretto che taglia il pendio erboso da cima a fondo, si abbandona la strada per salire per prati raggiungendo il sentiero a mezza costa circa 100 m sopra di essa. Lo si segue fino a giungere alla Bocchetta Chiaro 1666 m (traliccio dell’alta tensione), dove è presente una curiosa altalena gigante con vista sul Lago di Como (foto d’obbligo).
Si continua ora sul ripido crestone di destra, i lcartello indica 30’ per la cima del Monte Berlinghera, in realtà si impiega molto meno percorrendo il crinale, inizialmente boscoso poi prativo. Si supera una croce e quindi si giunge in cima dove sono presenti dei ruderi bellici 1930 m.
In discesa, si può percorrere un breve anello scendendo per la dorsale opposta a quella di salita, su facile sentiero, che poi piegando verso destra riporterà all’Alpe Pescedo e quindi appena sotto l’Alpe di Mezzo, da cui si ritorna a San Bartolomeo per la pista forestale già percorsa all’andata