
La roccia é quarzite, solida e sana sui tiri, ma difficilmente proteggibile (portare 3/4 chiodi e 3/4 friends vari, uno grande). Sulle cenge e nei pezzi facili occorre per contro fare attenzione a rocce mobili. In via 5 vecchi chiodi da verificare assolutamente. Soste 1, 2 e 4 attrezzate con due buoni chiodi.
La valutazione dei gradi riportata sulla guida del Cai é un po' strettina (III con pass. di IV) mentre più azzeccata appare la valutazione d'insieme (D inf)
Accesso:
dal rif. Scarfiotti, valicato il torrente (passerella) dirigersi verso il pendio allo sbocco del vallone tra il Bric del Mesdì e il Gros Peyron e risalirlo (tracce). Salire tutto il vallone che segue per dossi morenici e erba e portarsi alla base dela cresta S-O della P. Costantino (h. 1,30).
Attacco a sin. qualche metro più in alto del punto più basso del primo salto della cresta.
Itinerario:
salire verticalmente sotto una fessura nera sormontata da strapiombo giallo, traversare a dx. qualche metro (delicato 1 ch.). Riprendere a salire verticalmente (sosta attrezzata) e poi verso sin. un diedro fessura fin sotto un tetto giallo (2 ch.), uscendo ancora sin. (sosta attrezzata).
Proseguire lungo una fessura di roccia nera e placche fino a ragggiungere la cima del primo salto. Traversare facilmente, tenendosi più in basso della cresta, a una spalla e scendere brevemente alla forcella che segue (tracce).
Aggirare a sin. il secondo salto verticale della cresta, riportandosi verso il filo appena possibile (1 ch., sosta attrezzata). Proseguire fino alla base del terzo salto (1 ch di sosta). Salire un diedrino di roccia chiara, spostarsi a dx e proseguire lungo la fessura-diedro che segue fin sotto a uno strapiombo giallo. Uscire su placca appoggiata a dx (1 ch. alla radice del tetto) e riportarsi in cresta.
Salire un facile canale fino alla all’anticima 3.111 e di lì per la cresta della via normale in vetta alla P. Costantino (voledo si possono percorrere integralmente i divertenti spuntoni della cresta a dx salendo del canale).
Discesa.
scendere lungo la cresta fino al canale d’attacco della via normale. tenersi sulle facili rocce a sin del canale scendendo fino a reperire un ancoraggio per doppia (fettuce con maillon) una facile dopppia di 25 m porta alla base della cresta (più rapido, sicuro e comodo che non scendere il canale di sfasciumi della via normale). di lì scendere il vallone seguito in salita o, più lungo ma più comodo, valicare il Gros Peyron e, raggiunto il colle d’Etiache, seguire il sentiero fino allo Scarfiotti.
- Bibliografia:
- CAI Alpi Cozie settentrionali
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Sommeiller (Punta) Parete Nord

Rognosa d’Etiache, Torre Maria Celeste – Versante NO
Rognosa d’Etiache, cima NE dal Rifugio Scarfiotti

Rognosa d’Etiache, cime SO e NE traversata
Grand Cordonnier – Via Barale Cresta Sud e Parete Est dal Rifugio Scarfiotti

Mezzodì (Bric del) da Rifugio Scarfiotti

Etache (Grand Bec d’) – Pilier du Levant
Cornus (Rochers) Traversata NO – SE

Cornus (Rochers), Punta Levi traversata dal Bric di Mezzodì

San Michele (Punta) Traversata Est – Ovest per la Pierre Minieu
