Il Cornour, punto panoramico, offre una visuale eccezionale sulla pianura e sulle Alpi, dalle Marittime al Monte Rosa. E' possibile abbinare la gita alla salita di Punta Cialancia e Passo Roux.
Lasciata l’auto nel parcheggio della seggiovia dei 13 Laghi a Ghigo di Prali, si percorre per un tratto brevissimo la strada asfaltata che conduce a Giordani, imboccando sulla sinistra una stradina sterrata che passa accanto ad alcune villette (indicazioni 13 laghi, Punta Cornour) e sale ripida descrivendo alcuni tornanti. Dopo il secondo tornante seguire un sentierino in falsopiano (segnavia) che si inoltra in un boschetto sbucando nei prati che circondano il nucleo di Miandette.
Superate le baite, seguire la stradina che sale verso le Miande Lausarot fino ad incontrare sulla sinistra un sentiero che abbandona i pascoli e sale ripido nel bosco di larici inoltrandosi nel vallone dei tredici laghi. Con un lungo traverso, si giunge sotto una bastionata rocciosa dove il sentiero diventa accidentato e pietroso.
Sempre molto ripido, il tracciato si porta sotto lo sbarramento di rocce montonate che chiude a est la conca dei Tredici laghi, che si raggiunge dopo alcune svolte. Da qui, si scende leggermente costeggiando il Lago la Drajo, passando accando ad alcune casermette, per riprendere poi a salire indirezione della Punta Cialancia (indicazioni).
Lasciata a sinistra la deviazione per il Lago Rametta, si percorre una mulattiera pietrosa fin nei pressi del lago Nero e della cresta tra Cornour e Passo Roux. Ad un tornante poco sotto la cresta, si abbandona la mulattiera per seguire tracce di sentiero, tacche di vernice rossa e ometti indicatori che conducono con un lungo traverso alla cresta soprastante e alla base della piramide del Cornour (in questo tratto le tracce di sentiero sono piuttosto esposte dal lato della Val Pellice). Sempre seguendo le tacche rosse e gli ometti si percorre la larga cresta NE su grossi blocchi di pietra, a volte instabili, per portarsi sopra un primo risalto. Da qui, si traversa a destra portandosi sul pendio di sfasciumi della parete nord e, per tracce di sentiero, si raggiunge facilmente la vetta.
- Cartografia:
- IGC n.1, 1:50000 - Valli di Susa, Chisone e Germanasca