Dal punto di vista dello sci ripido costituisce una allettante alternativa per scendere con gli sci dalla vetta del Corno Piccolo. Quando si risale l'evidente canale Sivitilli, la deviazione sulla sinistra, oblicua e poco visibile, può apparire come uno dei tanti canalini troppo stretti per essere discesi, o addirittura destinati a morire in parete: invece il canale esce sul grande pendio sotto la cresta della Prima Spalla e mantiene una larghezza che consente una sciata piacevole. Due brevi strozzature sono in genere ben raccordate. E' sciisticamente più semplice del vicino canale Sivitilli sia perchè in complesso un pò meno ripido sia perchè presente in genere migliori condizioni della neve e non è martoriato dalle scariche
La sciata sul grande e non troppo ripido pendio sotto la cresta della Spalla è esposta ed entusiasmante I 250 metri di adrenalina del tratto difficile sono resi più appetibili dal fatto di poter proseguire con una lunga sciata fino a Prati di Tivo, in quanto superato il sentiero Ventricini si imbocca un canale molto incassato che conserva la neve fino a tarda primavera.
Generalmente, quando le condizioni della neve rendono possibile la discesa, gli impianti sciistici di Prati di Tivo sono ormai chiusi.
Da Prati di Tivo (1450 m) si traversa per prati in lieve salita, verso l’imbocco della Val Maone, puntando al limite superiore del bosco, fino ad incontrare in una decina di minuti il più marcato canalone del versante, che in genere conserva la neve anche in primavera avanzata fino a dove muore contro la faggeta. Dentro al canale è possibile salire su neve, se le condizioni sono buone si riesce ad arrivare con le pelli di foca fino all’imbocco dei canali.
Si risale il canale e si supera un tratto ripido e il successivo pendio, attraversato orizzontalmente dal sentiero P.P.Ventricini (visibili i paletti metallici che segnalano il tracciato), puntando al grande canale addossato alla Prima Spalla, evidente e spettacolare mammellone roccioso.
Giunti sotto la parete, si imbocca una deviazione a sinistra e si risale il canalino, che più in alto si biforca. Il ramo di sinistra (destra orografica) è migliore per la discesa. Usciti dal canalino si prosegue un pò a destra, sulla massima pendenza, fino alla sella tra la Prima Spalla e il Corno Piccolo, e da lì in breve fino in vetta, seguendo la cresta sulla sinistra (l’ultimo tratto è spesso scoperto).
Per la discesa si segue la stessa via di salita. E’ consigliabile scendere il ramo di destra orografica, che si imbocca puntando ad una evidente crestina nevosa. Il tratto più ripido è l’imbocco.