Parcheggiare nello slargo nei pressi del rifugio Garibaldi. Volendo si potrebbe proseguire su strada sterrata un po' sconnessa fino alla Bocca Caset (1644m), ma la non eccessiva lunghezza del percorso consigliano di non mettere alla prova le auto.
In circa 30′, dal parcheggio si raggiunge Bocca Caset. Da qui in discesa, sulla strada sterrata, fino a una casetta (luogo di cattura e studio dei volatili e dei flussi migratori).Si abbandona la strada e si prosegue su sentiero con traverso su prati. Si raggiunge in breve la targa d’inizio del sentiero attrezzato Mora-Pellegrini, Si passa a valle di alcune cimette fino a deviare brevemente su una di esse (rudere risalente alla I Guerra Mondiale) che offre un ottimo panorama sulla Val di Ledro.
Si prosegue nei pressi della cresta incontrando le prime serie di cavi, inframmezzate da alcuni tratti di sentiero; l’ambiente è ora caratterizzato da una serie di monoliti calcarei che ai lombardi ricorderanno l’ambiente della Grignetta o del Moregallo.
Dopo un passaggio obbligato in un foro nella roccia e oramai in vista del Monte Corno, si incontra il pezzo attrezzato più lungo, cioè un canale completamente attrezzato con cavo e con alcune staffe ad aiutare la progressione. Da qui, in pochi passi si è al bivio per la cima di Monte Corno, che si raggiunge in 15′ (croce di vetta).
Ritornati sui propri passi, si scende in direzione sud fino alla base di una falesia, per poi svoltare a sx e entrare nel bosco. Seguire il sentiero fino alla Bocchetta di Spinera ignorando un bivio; da qui proseguire in direzione ovest fino alla Malga Giù m.1269); esiste un’ eventuale variante segnalata che permette di visitare la chiesetta di S.Anna e di riportarsi verso Malga Giù allungando di poco il percorso.
Da qui si segue in salita la stradina che riporta alla casetta per lo studio dei volatili; a questo punto basta seguire a ritroso il percorso dell’andata fino all’auto (tempo complessivo circa 5h 30’/6h)