L'anello consente di effettuare tutta la traversata della "corona" di cime che sovrasta Entracque sul fianco destro della vallata.
La discesa avviene per il noto Sentiero di Camilla con la visita alla Cascata Tancias.
Da dietro la chiesetta si attraversa la strada, lasciando il benzinaio sulla sinistra, individuando i cartelli indicatori in via Caduti in Guerra, che poco oltre termina lasciando posto al sentiero.I cartelli indicano varie destinazioni tra cui Colletto Lausa, Passo del Van.
Si inizia subito a salire all’interno del bosco su una bella mulattiera, e senza troppa fatica si arriva al Colletto della Lausa 1300 m circa.
Da qui percorrendo verso destra (tracce di sentiero non troppo visibili) ancora il bosco e poi successivamente un erto pendio di arbusti e pietrame, si raggiunge la panoramica cima del Monte Lausa 1377 m, sul cui culmine ovest è posta una croce metallica.
Si torna ora al colletto , ignorata la deviazione a destra per Tetti Stramondin si prosegue seguendo il sentiero verso nord indicante Prati del Corno, Passo del Van. La marcata traccia prosegue per un tratto in falsopiano ancora nella pineta, per poi uscire su un pendio erboso che si taglia sempre in diagonale, poi alcuni tornanti conducono ai Prati del Corno, a brevissima distanza dal Monte Corno 1505 m a sinistra.
Si continua sulla traccia, ora meno marcata, che percorre fedelmente il crinale erboso sul versante sud, boscoso a nord, toccando in successione la Punta Giaime 1556 m (breve crestina rocciosa un po’ aerea, delicata se innevata) , la Punta Splaiera 1607 m nuovamente boscosa, e quindi la Punta Balmarossa 1669 m. Da questa occorre scendere di 30 m nel versante di Valdieri, bosco fitto, per ritrovare il sentiero principale per il Passo di Costabella, che si raggiunge rapidamente perdendo circa 50 m di quota.
Dal Passo di Costabella il sentiero prosegue a mezza costa, direzione sud, con indicazione per il Passo del Van, che in realtà non si raggiungerà (a meno di volerlo). Sotto le pendici del canalone tra torrioni di rocce calcaree che ha origine dal Passo del Van (visibili frecce rosse che ne indicano il percorso) si continua invece sempre a mezza costa, entrando nel bosco più fitto con un paio di salite.
Si inizia quindi a scendere, su bel sentiero mai ripido, raggiungendo il promontorio roccioso dove arriva la Ferrata dei Funs, punto panoramico. Ecco qui che inizia il sentiero di Camilla, che continua a scendere verso valle sino ad un piccolo guado sul torrente, dove a sinistra se c’è acqua è presente una cascata a doppio getto, molto caratteristica che merita di essere vista (è anche possibile salire a metà di essa sfruttando una cengia erbosa).
La discesa continua a tratti nel bosco finchè il sentiero diventa una stradina sterrata; si incontra la deviazione a destra (5′) per la bella cascata Tancias con la sua pozza, e quindi tornati sulla stradina si arriva a Tetti Colletta Soprana e Sottana, dove si incontra l’asfalto.
Da qui non resta che proseguire sulla strada Santa Lucia fino a tornare ad Entracque centro (sono circa 3 km di strada).
Per chi volesse abbreviare il percorso, senza fare tutto il giro e limitandosi alle prime cime ecco due opzioni:
1. Da Punta Splaiera si può scendere direttamente per il versante SSO fino al sottostante Colletto della Lausa, ben visibile per la presenza della conca boscosa e dal Monte Lausa posto a SO. Il pendio di discesa è ripido, erboso con roccette e sfasciumi; è percorribile comunque senza problemi cercando la via migliore tra una sistema di canaletti che conducono alla sottostante conoide erbosa e al bosco dove si trova il Colletto della Lausa.
2.Si torna indietro al Colletto della Lausa dal percorso di salita, seguendo poi la deviazione (ignorata all’andata) per Tetti Stramondin, e da qui in pochi minuti salire la Punta Stramondin 1292 m. Quindi scendere a Tetti Violin e tornare ad Entracque, oppure continuare verso il Pian dei Funs per proseguire alla Cascata Tancias e Tetti Colletta Soprana.
- Cartografia:
- Carta IGC n. 113 “Parco Naturale Alpi Marittime” , 1:25.000
- Bibliografia:
- “La Valle Gesso” – Collana “Centosentieri” – Piera e Giorgio Boggia – Ed. L’Arciere, Cuneo, 1979