Cresta didattica ed allenante paragonabile a quelle del Musinè, anche per la stessa tipologia di roccia ferruginosa e salda. Le basse difficoltà di II e III grado max, ne consigliano una salita in scarponi. Non attrezzata ma possibilità di assicurazioni veloci nei tratti verticali ben appigliati se pur brevi. Tutta la cresta è omettata con qualche freccia bianca per una più facile individuazione del percorso migliore nonchè pulita da rovi e frasche dove questi invadevano i concatenamenti dei torrioni..
Avvicinamento
Dalla Cappella S. Rocco al termine della omonima via di Vallo Torinese, seguire indicazioni per Ca Bianca, prima su sterrata poi su sentiero ripido che sfocia su mulattiera proveniente da Monasterolo. Seguirla in salita, poco avanti un tornante immette in un lungo traverso ascendente. Poco prima che la mulattiera scavalchi la dorsale, all'altezza di un pino ed un impluvio con ometto, lasciare il sentiero ed iniziare a seguire gli ometti sul ripido pendio di erba/roccette, prima verso sx poi in verticale fino all'attacco della cresta visibile, ad un colletto formato da un grande blocco appuntito.
Descrizione
Dal colletto di attacco salire la placca scura verso dx, a sx è più verticale ed esposta. Seguire poi gli ometti ma il percorso è sempre evidente anche per il lavoro di giardinaggio. Si giunge ad un primo torrione verticale con ottime prese orizzontali, più in alto e a dx, dietro una quercia, un secondo torrione con strapiombo sembra occludere il proseguimento. Dalla quercia salire pochi m e percorrere la cengia verso dx sovrastata da un grande tetto uscendo sullo spigolo arrotondato e facile di ottima roccia. Continuare seguendo gli ometti fino all’esaurimento della cresta esattamente sul sentierino contrassegnato da bolli e nastrini bianco/rosso. In salita per il M. Corno o in discesa per tornare alla mulattiera di accesso.
- Cartografia:
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Valli di Lanzo
Ultima revisione 03/05/2017
Autori:
teddy