Da Prati di Tivo, si raggiunge la stazione di arrivo della seggiovia “la Madonnina” con un’ora di marcia oppure più comodamente sfruttando gli impianti.
Si prosegue sul comodo sentiero che conduce al Rifugio Franchetti, già visibile posto su uno sperone roccioso.
L’evidente sentiero prosegue dietro al rifugio, raggiungendo la sella dei Corni, ampio e panoramico colle. Si continua per qualche minuto seguendo su sfasciumi che salgono la dorsale, per poi passare tra le rocce. Prima del Passo del Cannone, si incontra un bivio: proseguire a sinistra (sentiero 3B) raggiungendo in pochi minuti l’ampia conca morenica e nevosa del ghiacciaio del Calderone, ormai quasi inesistente.
Si continuano a seguire i numerosi bolli di vernice, fino alla base di una parete. Subito un passaggio impegnativo di II per superare un canalino verticale, poi si continua a tratti su ripido sentiero assai scivoloso, a tratti su roccia discreta (numerosi passi di I), fino a sbucare in cresta a circa 2800 m.
Si rintraccia il sentiero che ora si fa più comodo, anche se non sono ammessi errori perchè il versante di Casale San Nicola precipita per 2000 metri! Alcuni tratti un po’ esposti, prima del più ampio pendio detritico finale, che non oppone più difficoltà fino alla vetta.
Discesa lungo lo stesso itinerario, con molta cautela sul ripido pendio sopra il ghiacciaio, utile il casco perchè le pietre sono molto instabili, e anche una corda per i passaggi più ostici (sono presenti alcuni anelli per poter eseguire delle doppie).