
Andrebbero inoltre evitati i fine settimana in quanto è probabile smuovere sassi che in alcuni tratti potrebbero incrociare la traiettoria di altri sentieri).
L'itinerario è una traversata per cui è necessario predisporre il rientro con navetta o seconda macchina.
Il sottoscritto non è riuscito a fare la discesa tutta in sella in quanto molti passaggi o erano impossibili, o troppo difficile per me, o troppo esposti e comunque c'era troppa gente sotto.
Salita da Campo Imperatore per la normale al Corno Grande e discesa per la normale da Prati di Tivo per poi proseguire su sentieri giù fino al paese di Montorio.
Arrivati a Campo Imperatore in funivia o in macchina si prende sentiero geologico per la sella di Monte Aquila, quindi a sinistra verso il Brecciaio. Da li in poi non si pedala più ma si spinge o si porta la bici in spalla. Dopo la Sella del Brecciaio si tralascia la cresta e si sale per la conca degli Invalidi, qui risulta difficile tenere bici in spalla e arrampicare sulle roccette senza mani. La esposta cresta della vetta occidentale porta all’ononima vetta con affaccio sul calderone.
In discesa dopo i passaggi (S5) e pezzi bici a mano della cresta si lascia il sentiero per preferire i ripidi ghiaioni che scendono la Conca degli Invalidi sulla parte sinistra.
Da qui a destra per il Passo del Cannone dove si procede nuovamente spingendo la bici data l’esposizione e la ferratina.
Dopo la ferratina si scende in sella per la Sella dei Due Corni, il Rif.Franchetti, passo delle Scalette ,la Madonnina (arrivo cabinovia di Prati di Tivo) con difficoltà varie. A questo punto si può deviare per Prati di Tivo o meno. L’itinerario ad ogni modo prosegue sulla cresta dell’albergo abbandonato, su sentiero segnato fino al passo dove si incrocia la strada che sale dai Prati di Tivo. Da li si prosegue in direzione di Cerqueto, dapprima su sterrata per evitare la salita, e poi su sentiero poco segnato nel bosco fino al pratone di vetta dove si piega a destra fino a raggiungere un’altro pratone che si abbandona sulla destra per raggiungere il fosso. Scendendo ancora si trova la sterrata che conduce a Cerqueto. Dopo l’abitato si imbicca la mulattiera che in saliscendi raggiunge Cusciano. Da lì per asfalto o tagliando i tornanti per prati e sentieri si raggiunge Montorio (300 metri sul livello del mare).
- Cartografia:
- gran sasso edizioni il lupo
- Bibliografia:
- Tutti i 2000 dell'appennino
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