Rinviamo all’esauriente descrizione dell’itinerario n. 98 pag. 292 del vol. 1 della Montagna Incantata di Luca Mazzoleni, limitandoci ai soli dati essenziali:
Si sale alla sella di Monte Aquila (se c’è neve merita salire in sci partendo dal tornante a est della funivia), si costeggiano le pendici ovest del M. Aquila, si risale verso il Sassone giungendo in breve alla base della Direttissima che si risale con ramponi e piccozza. Giunti sulla cresta, a piedi in pochi minuti in vetta.
Tornati agli sci, si evita il canale Bissolati a sinistra per proseguire verso una selletta sempre nevosa, da dove inizia verso est la discesa del Calderone all’inizio molto ripida.
La valle gira poi a sinistra di fronte al Corno Piccolo, poi si apre verso nord il vallone delle Cornacchie con il rifugio Franchetti al centro su una morena. Dal rifugio ci si abbassa sulla sinistra tendendo verso la base est del Corno Piccolo, giungendo all’insidioso passo delle Scalette e poi la discesa ai Prati di Tivo.
- Cartografia:
- CAI L'Aquila, 1:25.000 Gran Sasso d'Italia
- Bibliografia:
- Luca Mazzoleni, La Montagna Incantata