Valido come gita a sè stante (breve) oppure concatenandola al Malamot.
Il tratto finale, una cresta di rocce rotte un po' aerea, richiede cautela.
Dal piazzale della Grand Croix, sotto la diga del Moncenisio, si segue la sterrata che si inoltra verso il barrage, individuando a sinistra la deviazione (stradina o sentiero) che rapidamente porta al piazzale sottostante il Forte Variselle. Si continua a sinistra, seguendo indicazioni per il giro del lago e Forte Malamot, e al successivo trivio si continua sulla strada centrale, dove una sbarra vieta il transito ai veicoli. La strada militare va seguita inizialmente senza possibilità di scorciatoie per la prima serie di tornanti, poi quando il vallone si allarga si individua il sentiero che permette di tagliare i tornanti. Raggiunto un tornante a sinistra a circa 2450 m (bisogna andare a occhio perchè non ci sono punti di riferimento) quando sulla sinistra si nota un altopiano erboso alla base delle pendici delle Corne Rousse, si abbandona la strada e tramite una esile traccia (o comunque a vista) si traversa con qualche breve saliscendi fino a raggiungere la suddetta conca erbosa (acquitrinosa a inizio stagione). Qui si affronta il ripido pendio di erba (ci sono anche alcuni ometti), che con un po’ di fatica ma rapidamente porta alla sella erbosa tra i due corni, a sinistra il più basso 2582 m, che da sopra è un semplice ripiano erboso con pareti che precipitano nel versante nord.
Per la cima invece, si prosegue a destra in direzione sud, percorrendo l’ampio crestone di erba e scisti, mantenendosi poi sul versante della strada militare quando la cresta diventa più stretta, fino a raggiungere un piccolo pianoro con cartello in legno indicante la Courne Rousse. Da qui inizia il breve tratto un po’ più impegnativo (da cui difficoltà EE/F). Si segue in piano la crestina rocciosa per portarsi alla base del piccolo torrione che costituisce la vera cima. Facendo attenzione all’esposizione abbastanza marcata, si sale per gradoni rocciosi sporchi di detrito fino alla sommità.
Discesa dallo stesso itinerario oppure si può proseguire per il Malamot.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.3 Val Susa, Val Cenischia, Rocciamelone, Val Chisone