Nei primi 6-7 km il dislivello è di soli 200 mt.
Cima che si può raggiungere anche dall’Italia da Sant’Anna di Bellino salendo al Passo Mongioia e da lì scendendo per 250m circa per raggiungere la quota 2750m. In questo caso la lunghezza è minore ma ci sono 350m di dilivello in più considerando la quota di partenza e la risalita.
Lasciata l’auto nel parcheggio prima del paese riprendere la strada e dirigersi all’interno della frazione.
Attraversarla e continuare in direzione del colle Longet.
Il sentiero ripercorre nella prima parte il tracciato della strada sino alle case di Combe Bremond; dopo di queste si trasforma in ampia mulattiera che con percorso pieno di saliscendi conduce al caratteristico piano alluvionale detto “Plan de Parouart”. Attraversarlo completamente sino a rintracciare la passerella in legno che permette l’attraversamento dell’Ubaye. Seguire la diramazione di destra (senso orografico) per il colle Longet.
Si attraversa ora una bella pineta che porta al Ravin de la Saicette.
Con percorso a mezza costa il sentiero passa ora alto sul ravin sino ad uscire sul pianoro soprastante. Attraversarlo completamente sino ad una grossa passerella, che permette di riattraversare l’Ubaye, dove si trovano le paline con indicazione Rubren (da seguire andando dritti senza attraversare la passerella) e colle Longet a sx attraversando la passerella.
Seguire quindi il sentiero che si stacca sulla destra e attraversata una passerella inizia a salire dolcemente con diagonali intercalati ad ampi tornanti.
Si entra così nel vallone di Rubren. Un tratto più ripido conduce alla “capanne de Rubren”. Superata questa bergeria riportarsi in direzione est nel vallone e con leggera discesa a mezzacosta il sentiero attraversa il rio Rubren e riprende a salire inizialmente ripido sul versante opposto.
Successivamente sempre su ottimo sentiero segnato da evidenti ometti si percorre con percorso dolce e mai faticoso tutto il vallone sino a portarsi a quota 2750m dove si deve abbandonare il sentiero e girare a sx per superare, senza sentiero, i vari valloncelli verso la ormai evidente Pointe de Cornascle. Ci si porta quindi sotto la vetta e si sale in cresta attraverso una parete inclinata di detriti tenendosi a destra del bastione roccioso. Giunti in cresta la si segue svoltando a dx e quando si arriva alle rocce frastagliate le si evitano salendo sulla sx sempre senza esposizione su lose e detriti sino al grosso ometto di vetta.