Sconsigliato in discesa e in caso di pioggia.
Sul libro Ferrate Lombardia e Svizzera di Gardiol-Bertolotti, indicato con difficoltà PD/AD.
Da Toline, frazione di Pisogne, si segue il segnavia CAI 212 lasciando sulla sinistra la stradina cementata che utilizzeremo per il ritorno.
Dopo un tratto iniziale nel bosco, segue un lungo tratto su erto pendio erboso; la traccia si mantiene sufficientemente marcata ma spesso esposta (estrema attenzione in caso di bagnato). 2 cartelli con la scritta “sentiero attrezzato” ci confermano anche la giusta direzione.
Un altro tratto boschivo ci conduce sotto la parete rocciosa nei pressi della cresta.
Ad un primo traverso un po’ esposto segue una breve scaletta che ci aiuta a superare un camino. Segue un alternanza di passaggi con catena, non difficili ma spesso in accentuata esposizione ,e di tratti in cui bisogna arrampicare in libera su roccette comunque bene appigliate.
Una breve discesa di pochi metri preclude alla fine del tratto ferrato rappresentato da una cengia obliqua. Si raggiunge il crocefisso posto sull’anticima nord (m.1175), per poi scendere ad evitare alcuni spuntoni di roccia. Il sentierino prosegue fino a raggiungere la croce della cima (m.1248).
Si scende seguendo fedelmente il crinale sud-est (segnavia gialli). Giunti ad un quadrivio con tavolo, panca e paline indicatrici, svoltare a sinistra (segnavia no.206) in direzione Sedergnò – Toline (cartello). Prima per sentierino nel bosco, poi, giunti a Sedergnò, per sterrata e cementata fino a Toline.
Unica sorgente: poco prima delle case di Sedergnò.
- Bibliografia:
- Gardiol - Bertolotti: Ferrate Lombardia e Svizzera, ed. Vividolomiti