Molto indicata nel periodo tardo autunnale o in inverni senza neve, ma assolutamente da evitare in presenza di neve o ghiaccio.
Il dislivello tiene conto delle due perdite di quota per toccare le due elevazioni (andata e ritorno)
Dal Colletto di Canosio il sentiero inizia subito ripido nel bosco di sinistra, non segnalato ma piuttosto marcato (non seguire il sentiero pianeggiante sul versante nord).
Si sale inizialmente nella fitta abetaia per poi deviare sulla sinistra uscendo sul versante sud, in corrispondenza di un piccolo manufatto in pietre, a breve distanza si incontrerà poi un rudere.
Si prosegue ora a mezza costa con un tratto con scarsa pendenza, dove il sentiero può essere invaso dalla vegetazione specie nel periodo estivo, iniziando la traversata del versante sud-est della cima est di Rocca Corna; si alterneranno in seguito dei brevi pendii in marcata pendenza, a dei traversi con alcuni brevi passaggi a picco sui canaloni sottostanti ma con sentiero ampio (cengioni).
Aggirata una cresta rocciosa che deriva dalla cima est, la traccia prosegue verso monte in forte pendenza, faticoso ma privo di difficoltà, salendo tra gli ultimi larici sul pendio erboso sommitale. Superati gli alberi si sale sostanzialmente senza sentiero (vaghe tracce) tra pietrisco e zolle erbose puntando alla grossa croce già ben visibile sul culmine del pendio, fino a raggiungerla 2318 m.
La non lontana cima ovest, appare a qui ardita per la parete rocciosa che si pone di fronte, ma se si osserva attentamente si noterà già il sentiero che taglia il versante est per aggirarla comodamente
Dalla croce della cima est si scende percorrendo la dorsale erbosa, restando sempre sul lato di Canosio, che senza problemi conduce ad una sella tra le due cime a quota 2210 m circa. Si incontrano solo due affioramenti rocciosi, il primo va aggirato sul versante sud, mentre il secondo lo si passa su un terrazzino roccioso sul versante nord.
Dal colletto la traccia prosegue molto marcata ed evidente, e percorre un cengione sospeso in ascesa, che raggiunge un piccolo intaglio alla base della cresta sud est di Rocca Corna Ovest. Dall’intaglio si prosegue ancora in diagonale sul versante sud, molto più docile, e anche qui come già per la cima est si risale senza percorso obbligato il pendio finale, analogo al precedente per terreno e pendenza. La cima ovest 2376 m è caratterizzata da un grosso cippo di pietre. Da qui è ancora possibile proseguire toccando una ulteriore elevazione a poca distanza, non nominata sulle carte, in direzione della Rocca di Cairi.
Per il ritorno la soluzione più saggia è di, una volta ritornati al colletto tra le due cime, risalire alla Rocca Corna est (senza necessariamente ripassare dalla croce), senza farsi tentare da improbabili sentierini che restano più bassi ed evitano la risalita, in quanto questi obbligano a trovare i pochi passaggi per aggirare delle creste rocciose che solcano longitudinalmente il versante della cima est, su terreno spesso infido ed esposto. Meglio quindi risalire circa 80 m per riprendere il sentiero già percorso all’andata.
Partenza da Canosio 1323 m (si allunga il percorso di circa 1h e con 350 m di dislivello aggiuntivi)
Lasciata l’auto nella piazzetta del paese, si sale a piedi tra le case del centro storico, seguendo i segnavia che iniziano nei pressi della chiesa. Il sentiero/mulattiera sale comodo ma con pendenza sostenuta, portando ai pascoli nei pressi delle case di Colle San Giovanni. Raggiunta la frazione si percorre la stradina raggiungendo il Colletto di Canosio.
- Cartografia:
- IGC - Valli Maira Grana Stura