Conviene percorrere in auto lo sterrato per poche centinaia di mt, si troverà un comodo slargo in cui parcheggiare.
Purché non si abbia un assetto ribassato (o gli ammortizzatori scarichi), si può proseguire ancora per un paio di Km e un 200 mt di dislivello, fino a una ulteriore piazzola. In questo modo si accorcia significativamente non tanto il dislivello, ma la distanza lineare da percorrere.
Da San Bernolfo seguire il sentiero che conduce ai laghi Lausfer. Raggiunto il Lago Inferiore (2501 m), si contorna il lago ad est e si prosegue fino al Lago Superiore (2580 m).
Il sentiero costeggia il lago sulla sponda orientale, poi rimonta un pendio detritico sotto ai contrafforti meridionali del Corborant, in direzione dei massi caoticamente accumulati dalla gigantesca frana staccatasi dal fianco sud-ovest della montagna. un centinaio di metri prima della frana si abbandona il sentiero, e si va a destra (ometti) su cengette che tagliano placche inclinate, fino a raggiungere il marcato canale detritico tra il Gendarme del Corborant e la cima principale.
Si sale per tracce nel canale che è chiuso in alto da un gigantesco masso. Giunti nell’affranto sotto il masso, si supera un breve muro (scaletta) e si passa in un ampio foro dietro al masso stesso (“Buco della Marmotta”).
Con condizioni invernali, arrivati al masso uscire sulla paretina a sinistra e con pochi passi (III-) e riprendere il canale soprastante
Con una spaccata si sale sul masso e si continua per facili rocce e detriti, giungendo in breve alla Forcella Est del Corborant (2900 m circa). Si sale per un diedrino gradinato a sinistra di una placca liscia, poi si prosegue per cenge e saltini rocciosi sul lato nord-est della cresta. Più in alto la cresta diventa facile e arrotondata, e conduce in breve sulla Cima del Corborant.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.7 Valli Maira Grana e Stura
- Bibliografia:
- Nelle Alpi del sole di Andrea Parodi