Dal parcheggio, si segue inizialmente il percorso dello ski-lift raggiungendo il sentiero che si innalza nel bosco con una serie di serpentine, toccando quello che rimane dell’Alpe Giassetti (ormai quasi totalmente diroccato). Si continua a salire nel bosco, piegando gradualmente a sinistra, superando una zona di rocce montonate, dove si incrocia un sentiero che sale da Villa (cartello con segnavia 530), tralasciata questa diramazione, seguendo il sentiero con segnavia 531 si raggiunge in breve l’Alpe Degranè a quota 2050 m, costeggiando la gola del torrente e il bosco inizia a diradarsi, entrando in terreno più aperto dove si apre la visuale sul Gruppo delle Levannne proprio di fronte a chi sale. Traversando verso destra, su pendii di moderata inclinazione, si raggiunge un tratto quasi pianeggiante, da qui con percorso evidente si raggiunge l’inizio del pianoro dove si trovano il Rifugio Jervis 2250 m e una centrale elettrica dell’Enel. Dal Rifugio si costeggia per un breve tratto il lago sulla sinistra in direzione di una cappelletta, si traversa il inizialmente in piano e poi su alcuni dossi e avvallamenti verso sinistra, superando un tratto caotico dove si passa in mezzo ad alcuni grossi pietroni, e con un traverso verso destra si va ad afferrare il tratto iniziale della cresta NO. Si risale ora la cresta, che presenta il primo tratto piuttosto ripido (spesso sono utili piccozza e ramponi) prendendo rapidamente quota e raggiungendo un primo rilievo (una sorta di anticima), poi segue un tratto in discesa, dove la cresta si restringe e si supera un breve tratto su misto con roccette affioranti (aggirabile a destra, lato rivolto al Piano di Nel) e si riprende a salire su terreno abbastanza ripido ma non difficile, fino a raggiungere la cima. (ore 3.30 indicative da Chiapili di Sotto alla cima). In discesa, percorso a ritroso il tratto finale della cresta NO, si raggiunge un avvallamento, volgendo a destra si raggiunge una specie di colle che consente di accedere ai pendii che scendono direttamente al Piano di Nel e al rifugio. Si scende direttamente questo lungo pendio, tenendosi prima a destra e poi al centro, superando un tratto abbastanza ripido e poi scendendo con percorso libero in direzione del rifugio. Da qui, seguendo a ritroso il percorso dell’andata, si rientra a Chiapili di Sotto.
- Cartografia:
- Carta della Valle Orco foglio n. 8, Mu Edizioni. Scala 1:20.000 ; Valle Orco - Gran Paradiso. Fraternali foglio 24, scala 1:25.000
- Bibliografia:
- Guida C.A.I.-T.C.I. Alpi Graie Meridionali