Discesa lunga e altrettanto complessa sul versante opposto, specie in presenza di neve ammollata dal sole, assolutamente da non sottovalutare.
dal parcheggio a sinistra dell’ingresso alle Terme di Valdieri (da giugno a settembre a pagamento: 3€50 al giorno) si seguono le indicazioni per il vallone di Lourousa – Rif. Morelli/Buzzi – Col Chiapous. Attraversato il rio, si segue la comoda mulattiera prendendo quota molto lentamente nella faggeta, quindi con un paio di lunghi diagonali ci si porta nei pressi del Gias Lagarot (pietrone con lapidi). Poco dopo, in corrispondenza di un bivio, si abbandona il sentiero principale e si attraversa il rio puntando verso l’evidente bivacco Varrone (2230m), posto al fondo del canalone di Lourousa.
Dal bivacco si prosegue in direzione E seguendo i molti ometti, si scavalcano alcuni massi e si raggiunge una zona erbosa dove si incontrano tracce di sentiero (lamiere di un precedente bivacco). Si inizia ora a salire più ripidamente in direzione della grande morena, la si affronta direttamente (faticoso) su terreno franoso fino a raggiungere il pianoro morenico (grossi ometti) da cui inizia il vero e proprio canale. In alternativa alla salita ripida della morena ci si può portare sul nevaio sotto il Corno Stella e risalirlo con un semicerchio, raggiunto il culmine della morena, si scende fino ad incontrare l’imbocco del canale. Calzati i ramponi si inizia a risalire il ripido canale (800 m a 45-50 gradi) stando sempre sul ramo di dx (senso di salita) fino al colletto Coolidge. Utili due picche.
Discesa: (più lunga ma più sicura)
si segue una cengia discendente verso destra fino a incontrare la via normale di salita alla Cima Nord dell’Argentera. Seguendo i bolli di vernice, con facile disarrampicata, si giunge nei pressi di una stretta cengia-rampa verso sinistra che permette di scendere fino al sottostante altopiano del Baus.
In alternativa a questo percorso, si possono utilizzare delle soste per calarsi direttamente sull’altipiano, scelta sicuramente migliore quando la cengia è ancora invasa dalla neve. La prima sosta si trova 20/30m più in basso del colle, lungo la cengia. Calata per 20m leggermente a sx fino a nuova sosta. Poi 30m di calata e 3m di tracce di sentiero per raggiungere l’ultima sosta, quindi calata di 30m verso dx (placche) fino al piano. Sono comunque presenti altre soste per fare calate più brevi o più lunghe. Alcune soste sono in posizione “scomoda” ed esposta quindi tenere pronto un moschettone sulla longe per assicurarsi appena arrivati e fare le manovre in sicurezza.
Si scende ora più comodamente verso SE fino a quota 2600 m circa dove si incontra la traccia che porta al Bivacco del Baus. Si prende a sinistra e, superato il Passo del Porco, si scende nel vallone del Chiapous, dove, incontrato il sentiero che sale dal lago del Chiotas, con una breve risalita si raggiunge il Colle del Chiapous. Non resta che divallare verso il Rif. Morelli-Buzzi e quindi verso le Terme dove si ritrova il sentiero di salita.
Variante di discesa: (più breve ma non banale, soprattutto con neve marcia o con pendii erbosi bagnati)
lungo il bordo sinistro dell’altopiano del Baus, a quota 2750 circa, è presente un passaggio (passo del Chiapous) che permette di scendere direttamente al Col Chiapous senza passare per il Passo del Porco, accorciando di molto la discesa. Per discendere il passo, verso il sottostante ripido pendio, si deve superare un salto di roccia alto 7-8 m di II+ con una doppia, è presente una sosta.
- Bibliografia:
- A. Parodi - Nelle Alpi del Sole