La salita al Confinale può essere abbinata alla vicina Cima della Manzina.
Da Bergamo si risale la Val Camonica fino a Ponte di Legno, quindi si scollina al Passo Gavia scendendo a Santa Caterina.
Da Trento si risale la Val di Sole fino al Passo del Tonale, discesa verso Ponte di Legno fino a trovare la deviazione a destra per il Passo Gavia e quindi discesa a Santa Caterina.
Se si parte dal ristorante Stella Alpina si prende la ripida stradina agro-silvo-pastorale che dapprima attraverso una splendida cembreta, poi per pascoli sale alle belle baite di Pradaccio di Sotto 2182 m e quindi Pradaccio di Sopra 2302 m, per poi incontrare una stradina in disuso che termina proprio all’ingresso della parte inferiore della Valle Manzina.
Se si parte dall’Albergo dei Forni, il sentiero inizia proprio alle spalle della costruzione (paline segnaletiche), passando accanto ad una specie di torretta di osservazione in cemento. Si entra nel bosco di pini cembri traversando in ascesa verso ovest, raggiungendo una stradina sterrata nei pressi di una presa dell’acqua in cemento.
Si percorre ora verso sinistra in piano la strada per circa 1 km, percorso molto panoramico, fino a raggiungere l’Alpe Pradaccio di Sopraa 2302 m (visibile poco al di sotto della strada) e collegandosi al percorso proveniente dal ristorante Stella Alpina.
Seguendo sempre questa stradina poco dopo si raggiunge un cartello che indica Monte Confinale e Lago della Manzina, si procede quindi verso destra abbandonando il sentiero che a mezza costa prosegue verso il Lago del Confinale e Santa Caterina.
Si entra così nella parte bassa del vallone della Manzina, e dopo l’attraversamento di una conca pascoliva si inizia a salire un dosso erboso tramite un sentiero che compie numerose serpentine. Si raggiunge una conca aquitrinosa con un piccolo laghetto che si lascia in basso a destra, proseguendo su una ripida dorsale che spiana quasi in corrispondenza del bellissimo Lago della Mazina 2790 m. Da qui è visibile a sinistra alla testata del vallone la cima del Monte Confinale.
Si attraversa l’emissario del lago seguendo gli ometti ed il sentiero ora un po’ più vago, che supera alcuni dossi e si dirige verso una strettoia all’ingresso della parte superiore del vallone. Qui, anche a causa di eventuali nevai residui il percorso diventa un po’ vago, in ogni caso si resta sul fondo della valletta per poi salire dolcemente per morene e detriti (a sinistra si scorgono alcuni piccoli laghetti di fusione), portandosi alla base del tratto più ripido sotto la Forcella del Confinale dove è collocato il ben visibile Bivacco Del Piero. Si supera una rampa più ripida di terriccio e sfasciumi fino a raggiungere il bivacco stesso 3176 m, affacciato sulla Vedretta del Confinale verso la Val Zebrù.
Dal bivacco si volge a sinistra, percorrendo il crestone che si presenta inizialmente di terriccio, poi si affronta una zona leggermente più complessa costituita da blocchi di roccia che costringono a qualche breve passo di facile arrampicata alternata a cammino su roccette, sino a uscire su uno spallone nuovamente detritico a 3297 m, dove è presente un buon sentiero.
Da qui si percorre comodamente il costone (nevai a inizio stagione) raggiungendo per alcune facili roccette la croce di vetta (seppure posta sull’anticima). Pochi metri oltre si raggiunge senza difficoltà alcuna la vera cima (ometto) dalla quale si può vedere anche il bellissimo Lago del Confinale.
Discesa dal percorso di salita; eventualmente una volta raggiunto il bivacco è possibile ancora salire alla vicina Cima della Manzina (percorso un po’ accidentato e privo di sentiero, ma sempre escursionistico).
- Cartografia:
- Tabacco
- Bibliografia:
- GMI Ortles Cevedale