Grazie all’esposizione è fattibile già ad inizio stagione, eventuali residui nevai non creano fastidio.
Dal parcheggio dopo les Combes si prosegue per alcune centinaia di metri lungo la strada sterrata, fino ad un’area picnic (fontana). Qui si trascura la strada di destra per gli impianti di Serre Chevalier-Prorel, e si continua superando la staccionata a sinistra, percorrendo la pista pastorale. Dopo pochi minuti si perviene ad un bivio (scritte di vernice su un masso). Si prende la diramazione di destra per il Col de la Trancoulette, inizialmente è una strada sterrata che poco oltre diventa sentiero. Si sale decisamente nel bosco di larici, toccando una sorgente, per poi spostarsi a destra raggiungendo una bella conca erbosa. Il sentiero prosegue a sinistra, e dopo aver risalito il prato, si incunea nel canalone di erba e detriti proveniente dal Col de la Trancoulette 2293m, sotto la parete della Roche Jaune.
Raggiunto il colle, si trascurano le tracce che continuano a destra in cresta, e si prosegue a mezza costa sempre a destra, lungo il sentiero più marcato che condurrà al Col de Vallouise. Superati due piccoli laghetti di fusione (a fine stagione prosciugati), è possibile continuare sulla traccia sul fondo del vallone, con qualche saliscendi tra i dossi, oppure percorrere un sentiero che risale a mezza costa il versante destro del vallone (soluzione indicata se sotto ci fosse ancora molta neve, oppure consigliabile in discesa). Si supera un dosso e si accede alla valletta superiore che precede l’ormai evidente col de Vallouise 2589 m. Non si deve raggiungere il colle (a meno di volersi affacciare sul versante opposto), ma a circa 100 m lineari da questo, come riferimento si prenda un piccolo promontorio di rocce ed erba a destra, è necessario individuare una traccia sulla destra, inizialmente poco marcata, ma con molti ometti più in alto. Proseguendo sul ripido pendio, il sentiero diventa più evidente e si moltiplica in almeno 3 varianti. Un paio fanno risalire due brevi paretine rocciose dove occorre usare un po’ le mani, la terza continua nel pendio erboso in diagonale verso est, per aggirare la paretina stessa. Queste comunque confluiscono nello stesso punto, e seguendo gli ometti ed il sentiero che torna evidente, si supera un tratto di pietraia all’interno di un canalone, e poi si giunge ad un bel pianoro. Ci si mantiene sul lato sinistro, per poi risalire una crestina di rocce affioranti e terriccio, oltre la quale si deve superare un secondo tratto di roccette obbligate, facili passi di I, che consente l’accesso alla vasta conca detritica (nevosa a inizio stagione) sotto la cima che finalmente si vede.
Seguendo la traccia ma senza percorso obbligato si punta al pannello solare nei pressi della cima, e pochi metri più ad ovest è collocato il grosso ometto di pietre.
Discesa per lo stesso itinerario di salita, volendo dal Col de la Trancoulette con una deviazione di 20-30’ si raggiunge la sommità della Croix de l’Aigle.