Si attacca nel punto in cui lo sperone maggiormente affonda nella pietraia sottostante. Il proseguimento: tre tiri lievemente verso ds; poi si entra in un magnifico diedro verticale e si prosegue (impossibile sbagliare: la via é di una logicità ineccepibile) per altri nove sino al termine. Il primo tiro ha una variante iniziale di destra di 6b.
L1 5+-5,
L2 6A,
L3 5+,
L4 6A-5+,
L5 6A-4,
L6 6A-5+,
L7 5+-4,
L8 5+-5,
L9 6A-5+,
L10 5,
L11 5+,
L12 6A(un passo)-5.
Discesa:
la prima doppia dall’ultima sosta; una seconda fino ad un terrazzone pietroso, alla base di una gran placca grigia (già percorsa in salita); traversare scendendo la terrazza e reperire (ometti) l’ancoraggio della terza doppia; di qui direttamente con 4 calate ad un piccolo colletto: traversare per circa 150 m verso ds (tracce) e raggiungere un pendio: lo si percorre per 50 metri in discesa verso sinistra, ritrovando l’attacco.
- Bibliografia:
- Michel Cambon : L'Oisan nouveau est arrivé