Nell’itinerario qui descritto la via di discesa è lungo la “normale” fino al Lago di Pietra Rossa, con risalita al Passo d’Ameran e poi discesa a Leseney-La Joux-La Salle sull’altro versante, ma sono possibili altre varianti: discesa al Colle della Croce- Plan Praz lungo il percorso alpinistico, oppure rientro al Col S. Carlo dal lago di Pietra Rossa (v. itinerari su Gulliver).
Due dettagli:
- il sentiero 15 è esposto ad Ovest per cui, percorso al mattino, è tutto all’ombra delle pendici del Colmet, fino a quando lo si abbandona;
- in salita l’attenzione è tutta dedicata al pendio che si ha di fronte, ma il vero panorama è alle spalle, per cui ricordarsi di voltarsi ogni tanto ….
La classificazione è “EE” per i tratti fuori sentiero e su pietraia/detriti.
Il dislivello positivo totale è di 1709 m, fatto dai:
1582 m, dai 1442 m di La Thuile ai 3024 m della cima sud del Colmet, 127 m dai 2553 m del lago di Pietra Rossa ai 2680 m del Passo d’Ameran
Poi si raggiunge la frazione Buic, posta sulla strada per il Col S. Carlo, dove parte il sentiero (palina con indicazioni).
A Buic, già sulla strada del Col S. Carlo, si trova la palina con le indicazioni del sentiero 2 per il Colle della Croce. Si percorre la rampa sterrata che poi diventa largo sentiero che inizia subito a salire molto ripido nel bosco; strada facendo si incontrano molti bivi con sentieri di varia denominazione, ignorarli rimanendo sempre sul ramo principale.
Il sentiero arriva ad incrociare ad un tornante la strada asfaltata che sale da Villaret; seguirla per un breve tratto fino a trovare sulla sinistra (indicazioni) il nuovo stacco del sentiero 2, che porta prima ai ruderi di Folliex desot quindi all’alpeggio di Folliex damon (dove termina la strada asfaltata).
Si prosegue ora sul sentiero che entra nel rado bosco e sale arrivando in breve ai ruderi delle fortificazioni di Plan Praz (visitabili con breve deviazione, puntare al pannello illustrativo ben visibile) dove si congiunge con il sentiero 2A che sale da La Theraz. Proseguire ancora fino a raggiungere il bivio (palina con indicazioni) dove si stacca il sentiero 15 per il Rifugio Deffeyes, che va ora seguito. Il sentiero procede in costa e praticamente in piano, con un ripido zig-zag risale una rupe, attraversa due torrentelli per entrare poi nella Comba Sorda, che viene attraversata in falsopiano e dove i tratti su pietraia sono ben indicati da bolli ed ometti (recenti segni in verde con indicazione “LTH”).
L’uscita dalla Comba Sorda avviene su una ripida rampa, fuori dalla quale è ora evidente la larga cresta SO. Si prosegue con moderata pendenza, si incontra un tratto attrezzato e si arriva in vista di un gigantesco ometto. Voltando lo sguardo a sinistra si intravede già il dolce pendio di salita alla vetta, lo si può affrontare partendo da qualunque punto e su percorso libero. Conviene non avere fretta di abbandonare il sentiero, ma proseguire attraversando prima un valloncello erboso, quindi una fascia di rocce montonate; all’uscita da questa il sentiero continua attraversando lo sbocco della Combassa, qui lo si può lasciare ed iniziare la salita rimanendo praticamente sul ciglio che lascia sotto di sé a destra la Combassa stessa.
Proseguire con facile salita sul pendio erboso, presto ci si trova sotto un grosso panettone roccioso che può essere risalito stando alla sua destra, si incontrano anche due ometti. Superato questo, con ormai in vista il Col Colmet (quasi a pari quota) la cresta si assottiglia ma è ancora ben percorribile. Arrivati sotto la cima sud, con bene in vista il colletto con il Ricovero Chabloz, il percorso si complica, la cresta è fatta di grossi massi e la progressione diventa difficile e tutta da individuare. Per il breve tratto che ancora rimane si può decidere se proseguire sui grossi massi, con rischio di trovarsi però la strada sbarrata, oppure scendere leggermente, ricercare i tratti con più fine detrito lungo i quali si risale il pendio (in buona parte franato) arrivando così sotto la cima sud, alla quale si sale seguendo le evidenti tracce e gli ometti.
In discesa seguire la traccia omettata che porta al colletto con il ricovero Chabloz quindi – seguendo la traccia e piegando leggermente a sinistra – si incontrano gli ometti che, in modo un po’ disordinato e sul terreno accidentato, guidano al sottostante Lago di Pietra Rossa (via normale). Al lago si ritrova il sentiero che, aggirato il lago, riprende a salire alla volta del Passo d’Ameran da dove inizia la discesa sul versante opposto.
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista, n. 2 La Thuile-Piccolo San Bernardo, scala 1:25000
- Bibliografia:
- A. Giorgetta, “Valdigne, gli itinerari escursionistici”, Zanichelli editore